Si è conclusa da qualche ora al Dolby Theatre di Los Angeles l’ottantacinquesima cerimonia per la consegna dei premi Oscar, il più prestigioso tra i premi cinematografici. Diciamo subito che il premio Oscar non è mai stato indice di qualità, non sempre vince il migliore e spesso non esiste logica nell’assegnazione del premio; però è un gran spettacolo, è un ottimo argomento di conversazione ed una buona scusa per vedere quanto sono belle le star di Hollywood in gran spolvero per la serata, senza contare che nonostante tutto una statuetta è comunque un bel premio da mettere in curriculum.
I premi hanno riservato qualche sopresa; il Lincoln di Steven Spielberg è rimasto quasi a bocca asciutta: circa un mese fa sembrava dovesse vincere tutto, ma man mano che ci si avvicinava alla data fatidica, le sue quotazioni scendevano inesorabilmente, a favore di Argo di Ben Affleck, che infatti si è portato a casa la statuetta più importante (miglior film) assieme a quella di miglior sceneggiatura non originale. Il risultato non è scandaloso, Argo è un gran bel film e Ben Affleck è bravissimo dietro la macchina da presa, ma non posso condividerlo: in lizza c’erano titoli migliori, di sicuro lo Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow avrebbe meritato più di Argo, secondo me.
Ang Lee invece vince il premio come miglior regista per il bellissimo Vita di Pi: sono contento, condivido il premio, sono un fan della prima ora di Ang Lee (dai tempi di Mangiare Bere, Uomo Donna)
L’unica statuetta che Lincoln si porta a casa, la ottiene Daniel Day Lewis come miglior attore protagonista, e qui credo non ci sia nulla da dire: interpretazione eccellente e concorrenza sbaragliata.
Un po’ a sorpresa è stato il premio come miglior attrice protagonista dato a Jennifer Lawrence, carinissima anche quando poverina è caduta forse per la troppa emozione: il film per cui è stata premiata, Il Lato Positivo, ancora deve uscire in Italia, quindi diciamo che va bene così (ricordiamo però che ha battuto gente del calibro di Jessica Chastain che era candidata per Zero Dark Thirty).
Anne Hathaway porta a casa invece la statuetta come miglior attrice non protagonista per la sua breve, ma intensa interpretazione ne Les Misèrables: niente da dire, lei a me piace molto anche se imbruttita per il ruolo di Fantine.
Discorso a parte per Django: che io non abbia amato il film è cosa nota; Tarantino si porta a casa la statuetta per la miglior sceneggiatura originale (cosa allucinante secondo me, anche perchè in lizza c’era quel gioiellino di Moonrise Kingdom bellamente ed ingiustamente snobbato, uno dei migliori film dell’anno) e Christoph Waltz la miglior statuetta come miglior attore non protagonista: in quest’ultimo caso il premio può anche starci, sia perchè lui comunque è molto bravo (l’ho preferito in Djesus Uncrossed, se non sapete cosa è cercatelo su youtube) sia perchè la concorrenza non era granchè.
In realtà lo scandalo più atroce si è consumato nella categoria dei film di animazione: ha vinto Brave, film poco più che sufficiente, e probabilmente il peggiore in lizza: Paranorman avrebbe meritato la statuetta, di gran lunga il migliore film tra i candidati; ma nessuno può saperlo meglio di me: è impossibile resistere ad una principessa dalla lunga chioma rossa!
Cocludo con un piccolo pensiero per una piccola categoria: Paperman ha vinto come miglior corto di animazione, non so se giustamente o no, non avendo visto gli altri in lizza. Qui trovate il bell’articolo sul corto che ha scritto qualche tempo fa il nostro Fabio Bruno e che vale la pena leggere.
Ed ecco il dettaglio dei premi:
Miglior Film: Argo, regia di Ben Affleck
Miglior Regia: Ang Lee – Vita di Pi
Miglior Attore Protagonista: Daniel Day-Lewis – Lincoln
Miglior Attrice Protagonista: Jennifer Lawrence – Il Lato Positivo
Miglior Attore Non Protagonista: Cristoph Waltz – Django Unchained
Miglior Attrice Non Protagonista: Anne Hathaway – Les Misèrables
Miglior Sceneggiatura Originale: Quentin Tarantino – Django Unchained
Miglior Sceneggiatura Non Originale: Chirs Terrio – Argo
Miglior Film Straniero: Amour, regia di Michael Haneke (Francia, Austria, Germania)
Miglior Film D’Animazione: Ribelle – The Brave, regia di Mark Andrews e Brenda Chapman
Migliore Fotografia: Claudio Miranda (Vita di Pi)
Migliore Scenografia: Rick Carter e Jim Erickson (Lincoln)
Miglior Montaggio: William Goldenberg (Argo)
Migliore Colonna Sonora: Mychael Danna (Vita di Pi)
Migliore Canzone: Skyfall, musica e parole di Adele Adkins e Paul Epworth (Skyfall)
Migliori Effetti Speciali: Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik-Jan De Boer e Donald R. Elliott (Vita di Pi)
Miglior Sonoro: Andy Nelson, Mark Paterson e Simon Hayes (Les Misèrables)
Miglior Montaggio Sonoro: Per Hallberg e Karen Baker Landers (Skyfall) e Paul N.J. Ottosson (Zero Dark Thirty)
Migliori Costumi: Jacqueline Durran (Anna Karenina)
Miglior Trucco e Acconciatura: Lisa Westcott e Julie Dartnell (Les Misèrables)
Miglior Documentario: Searching for Sugar Man di Malik Bendjelloul e Simon Chinn
Miglior Cortometraggio Documentario: Inocente di Sean Fine e Andrea Nix Fine
Miglior Cortometraggio: Curfew di Shawn Christensen
Miglior Cortometraggio di Animazione: Paperman di John Kahrs
(UMBERTO PARLAGRECO)