“La cenere vulcanica non è velenosa, ma la sua inalazione può causare problemi a coloro il cui sistema respiratorio è già compromesso a causa di malattie quali l’asma o l’enfisema. La composizione delle ceneri, molto abrasiva, può causare irritazioni e graffi agli occhi. Coloro che indossano lenti a contatto dovrebbero mettere gli occhiali in occasione di eventi del genere. Inoltre la combinazione di ceneri vulcaniche con l’umidità dell’aria può portare alla formazione di una sostanza simile al cemento che intacca i polmoni. Chi si trova coinvolto in eventi del genere dovrebbe dotarsi di filtri per l’aria, vestiti impermeabili e mascherine per la respirazione”. Con questa premessa il Comitato La Nostra Città si è rivolto al Comandante Ferlisi dei Vigili Urbani di Messina e ai Vigili del Fuoco, per chiedere che vengano date maggiori informazioni alla cittadinanza colpita da una pioggia di cenere dopo l’ennesima spettacolare eruzione dell’Etna, e che vengano distribuite mascherine a chi ne avesse bisogno.
A Giarre, per esempio, dove il fenomeno si registra spesso, vista la vicinanza con il vulcano, già da questa mattina è stata predisposta l’apposita ordinanza sindacale che prevede divieti di circolazione fino alla cessazione dei fenomeni piroplastici e al completamento della pulizia della sede stradale. Nel comune catanese è stata allertata anche la Protezione civile e attivato il Coc, il centro operativo comunale per il coordinamento delle operazioni.
Intanto la coltre nera che ha ricoperto i balconi di molti palazzi, le automobili e molte strade di Messina, ha raggiunto anche la Puglia, in particolare la zona di Brindisi interessata da un forte scirocco.