Una procura messinese più “Rosa”: si è infatti insediato ieri mattina nell’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Messina, il nuovo procuratore aggiunto Rosa Raffa che ha prestato giuramento davanti al Collegio presieduto dal giudice Silvana Grasso e composto dalla collega, il giudice togato Letteria Silipigni e dai giudici popolari, pm il procuratore capo Maurizio De Lucia.
All’insediamento erano presenti i colleghi della Procura, che il giorno prima avevano invece salutato la partenza del dott. Ardita, e il Procuratore generale Vincenzo Barbaro. È stato il giudice Grasso a dare inizio alla cerimonia. Diversi sono stati gli interventi per esprimere l’augurio di un buon lavoro al nuovo procuratore aggiunto.
La dottoressa Raffa ha guidato la procura di Patti per 8 anni, firmando importantissime indagini, non ultima quella denominata Pathology, che ha permesso di sgominare una associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa aggravata ai danni ai danni dell’Inps. A sua firma anche l’operazione ‘Fake’, che sgominò un’associazione finalizzata alla commissione di falsi e reati elettorali e una attività fraudolenta ai danni dell’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della formazione Professionale.
Rosa Raffa è in magistratura dal febbraio 1989. Il suo primo incarico fu come sostituto della Procura di Siracusa nel marzo del 1990. Nel novembre del 1993 fu trasferita alla Procura di Messina. Il mese successivo entrò nella Direzione distrettuale antimafia di Messina, portando avanti e coordinando numerose inchieste sulle organizzazioni mafiose presenti nella provincia. Ha lavorato nel processo per l’omicidio della stiratrice di Saponara, Graziella Campagna, dove ha sostenuto la pubblica accusa, e nel maxiprocesso alle cosche tirreniche “Mare Nostrum”.
Ha lavorato anche alle indagini sulla morte del giornalista barcellonese de “La Sicilia” Beppe Alfano, e del professore universitario Matteo Bottari. La dottoressa Raffa è stata la prima donna giunta negli organici della Giustizia messinese.