Il Tribunale del Riesame di Messina conferma parzialmente le ipotesi di reato della Procura su una maxi elusione fiscale a carico del deputato nazionale di FI Francantonio Genovese e di alcuni suoi familiari come il figlio Luigi, neo eletto all’Ars. Convalidato, però, il sequestro della maggior parte dei beni, in esecuzione del provvedimento disposto dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dai sostituti Fabrizio Romeo e Antonio Carchietti con il visto del procuratore De Lucia.
Ecco il dispositivo di ordinanza pronunciato dal Tribunale del Riesame (fonte EDG)
Dichiara inammissibili le richieste di riesame proposte nell’interesse di L & A Group s.r.l. e di Ge.Pa. s.r.l. che condanna al pagamento delle spese del presente procedimento.
In parziale accoglimento delle richieste di riesame nell’interesse di Francantonio Genovese, Chiara Schirò, Elena Schirò, Rosalia Genovese, Luigi Genovese, Marco Lampuri così provvede:
- annulla il provvedimento impugnato in relazione ai capi 2), a), c), c1), d), e), f), h), 11), 13);
- individua in relazione ai restanti reati rispettivamente ascritti ai ricorrenti l’importo complessivo suscettibile di sequestro diretto o per equivalente in euro 4.372.000 e, per l’effetto, riduce il sequestro nei confronti di Francantonio Genovese fino alla concorrenza di tale importo, nei confronti di Chiara Schirò fino alla concorrenza di euro 1.357.500, nei confronti di Luigi Genovese fino alla concorrenza di euro 1.942,500;
- conferma il sequestro disposto nei confronti di Rosalia Genovese, Elena Schirò e Marco Lampuri in relazione ai reati loro rispettivamente ascritti ai sensi dell’art. 11 D.L.vo n. 74/2000 fino alla concorrenza degli importi indicati nel decreto impugnato;
- conferma il sequestro dei beni immobili ai capi g), i), l), per quest’ultimo capo fino al valore di euro 953.343,75, delle quote societarie nella L&G Group s.r.l. del ricorrente Luigi Genovese con relativo compendio aziendale, delle partecipazioni societarie della Ge.Pa. s.r.l. in capo a Luigi Genovese;
- dispone la restituzione dell’eccedenza eventualmente sequestrata rispetto agli importi sopra indicati per ciascuno dei ricorrenti e sull’importo massimo sequestrabile.
I legali dei Genovese. Intanto la difesa si è mostrata ottimista rispetto allo svolgimento dell’inchiesta. I legali dei Genovese hanno, infatti, dichiarato: “Due ed entrambi importanti i risultati ottenuti in questa prima fase di contraddittorio: la esclusione delle condotte di riciclaggio e la drastica riduzione dell’ammontare del sequestro, da 16 a 4 milioni circa di euro. Dopo il deposito della motivazione, ricorreremo senz’altro in Cassazione per vedere annullato, nella sua interezza, il provvedimento cautelare”.