Silenziosa e molto poco discreta, la consigliera Mariangela Pizzo, in quota Accorinti – Cambiamo Messina dal Basso all’interno del consiglio di amministrazione del Teatro, ha affidato ad una luna nota le sue considerazioni in merito alla situazione dell’ente.
“Preso atto di tutto quanto dichiarato nella conferenza stampa del 2 dicembre scorso, esperita dai vertici del Teatro e dai Direttori Artistici, alla quale non ho preso parte – si legge – ritengo sia ormai indispensabile rendere pubblica la posizione sempre sostenuta dalla sottoscritta quale componente del Cda del Teatro di Messina.
Il mio incarico di Consigliere del CDA insieme a quello di Presidente di Luciano Fiorino, nasce dalla volontà del Sindaco, Renato Accorinti, di riportare il Teatro V.E. e la sua attività culturale al centro della sua essenza, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e del personale. Il nuovo CDA si prefiggeva il compito di porre fine a quella che è stata una stagione di denunce, licenziamenti e inattività messe in atto dalla figura del Rag. Salvatore Jervolino, prima nel ruolo di Revisore dei conti e poi in quello di Commissario Straordinario, non ostacolato in questo dal Sovrintendente, Egidio Bernava, nominato dalla Regione, dopo che per un mese il CDA precedente non era riuscito a giungere ad una maggioranza utile per la scelta del titolare di tale incarico.
Certo la scelta della Regione di confermare il rag. Jervolino ancora una volta nell’ennesimo ruolo inconciliabile con quelli già rivestiti, non è stato un buon inizio. Anche la dichiarazione dell’Ass.re Barbagallo per cui tutto fosse in regola e che se qualcuno avesse qualcosa da ridire potesse fare ricorso, non era da meno.
Già dalla prima riunione del Cda il 21.06.2017, le dichiarazioni del consigliere Jervolino, smentivano quanto da lui stesso dichiarato in conferenza stampa del 19.06 2017 e cioè che aveva portato a termine l’incarico affidatogli come Commissario per tre mesi più altri tre mesi di proroga “verbale”, e che aveva bisogno di altro tempo per completare la riorganizzazione della pianta organica del personale.
Anche il Sovrintendente, Egidio Bernava, ci rassicurava nella stessa seduta che entro la prima settimana, massimo la seconda di luglio, avremmo avuto la consegna del bilancio consuntivo del 2016 e del previsionale 2017/19 (che di fatto sono stati oggetto di esame del Cda il 29.09.2017 e il 2.10.2017). Faccio presente che non sono stata messa in condizione di espletare il ruolo di consigliere e di esprimere con tranquillità il mio parere sui temi presentati all’o.d.g. di ogni Cda, per il ritardo nella trasmissione dei documenti e a volte l’incompletezza degli stessi, a discapito dei tempi stabiliti dal Presidente (48 h prima della seduta), a volte trovando carte diverse da quelle preannunciate all’o.d.g.. Dalla stampa venivo a conoscenza degli impegni assunti dal Sovrintendente e dal Presidente, senza essere passati dal Cda, esempio il protocollo con l’Università con la relativa scontistica preannunciata, in assenza di bilancio, forse eccessiva se non fuori luogo, già dopo pochi giorni del nostro insediamento.
Scelte da cui sono stata tenuta fuori, perché venivano presentate come improcrastinabili per impegni presi in precedenza. Voglio fare presente che sono stati i Revisori dei conti a stigmatizzare l’andamento dell’esercizio 2016 nel verbale n.13/2017 chiarendo il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e il perché non fossero state impegnate le somme accantonate nel fondo costituito per questo fine e a certificare il ”depauperamento patrimoniale” nello stesso esercizio. E ancora sono stati sempre i Revisori dei conti a chiedere al Cda nel verbale n.14/2017 di valutare se gli atti assunti dal Commissario straordinario, fino alla data del 27.04.2017 mentre era ancora in carica il Presidente dell’Ente, sono da considerarsi nulli, mancando la firma del rappresentante legale dell’Ente e lo stesso dicasi per i provvedimenti di variazione di bilancio firmati solo dal Sovrintendente. Per questi casi di valutazione di illegittimità degli atti ho scritto una nota al Presidente Fiorino, che si trova agli atti del Teatro.
Voglio poi riportare le mie considerazioni fatte sulla stagione teatrale che ho approvato, dopo una lunga mediazione sia con il Presidente che con il mio riferimento politico che è e rimane il Sindaco Renato Accorinti, che mi ha voluta in questo Cda, e che ho sottoscritto unicamente per spirito di servizio a questa città e ai suoi cittadini, che non meritano di venire privati della possibilità di avere un luogo pubblico dove potere vedere, sentire e fare cultura.
“1 – Indeterminatezza di costi e sovrastima dei ricavi. La relazione che accompagna la stagione musicale è carente e non si capisce quale sia la linea artistica che il direttore intende seguire. La stagione di prosa non segue una linea culturale e non valorizza adeguatamente le risorse del territorio. I costi sono elevatissimi e con gli stessi soldi si potrebbero realizzare un cospicuo numero di produzioni coinvolgendo il territorio e procurando occasioni di lavoro per gli artisti e le maestranze locali. Le entrate a margine dei costi sono assolutamente sovrastimate. Non si capisce se i ricavi per singolo spettacolo facciano riferimento allo sbigliettamento o agli abbonamenti o a entrambi. Sia per la prosa che per la musica non vi sono adeguate produzioni che possano giustificare il contributo sul Fondo Unico Regionale che vengono commisurati esclusivamente sulle attività di produzione.
2 – Mancanza di copertura finanziaria. Alla luce di quanto sopra detto a proposito del FURS e alla luce di quanto disposto dal decreto di approvazione del bilancio da parte dell’Assessorato Regionale, le stagioni che ci vengono presentate non sono dotate di una adeguata copertura finanziaria visto che le uniche somme sulle quali si può fare affidamento sono le entrate proprie dell’Ente che, come attestano i Revisori dei Conti e lo stesso organo tutorio, sono da rimodulare e da verificare. L’approvazione del documento contabile e il parere favorevole dei Revisori dei Conti sono state dettate dalla necessità di rispettare i termini per accedere ai contributi previsti dal Fondo Unico Regionale ma è stato chiaro a tutti che le entrate previste dal bilancio di previsione sono assolutamente sovrastimate. Tra le voci più eclatanti risultano quelle relative agli incassi da abbonamenti e da botteghino (assolutamente irrealizzabili entro la fine dell’anno), le voci relative alle sponsorizzazioni, e, nonostante l’esiguità della somma, agli introiti derivanti dal bar, a oggi chiuso. Nell’esprimere quindi il mio scetticismo sulle stagioni che ci vengono presentate propongo, al fine di salvaguardare l’integrità economica dell’Ente Teatro di Messina, che, essendo già a metà ottobre, così come previsto dal decreto che approva il bilancio, si renda necessario la redazione di un preconsuntivo, e successivamente ancorare le spese alle entrate effettivamente realizzate e a quelle realmente realizzabili entro il 31.12.2017. Una volta determinate realmente le possibili entrate dell’Ente si rende necessario rimodulare le stagioni dei direttori artistici, tenendo conto delle esigenze e delle necessità del territorio.”
Riporto infine una serie di richieste poste all’Ente in attesa di trovare risposte adeguate:
1- Relazione sull’attività del Sovrintendente dalla nomina del giugno 2016 a settembre 2017;
2- Indicazione e specificazione degli incarichi a professionisti esterni e relativi importi;
3- Indicazione e specificazione del numero di esperti e consulenti sia a titolo oneroso che a titolo gratuito;
4- Relazione sui dati relativi ai collaboratori, esperti e organi dell’Ente da pubblicare nei relativi provvedimenti che riguardano sul sito istituzionale dell’Ente con indicazione degli importi corrisposti (quesito formalmente rivolto anche al Collegio dei Revisori dei Conti);
5- Relazione sulla legittimità del rimborso delle spese per missioni e trasferte ed indennità varie, con l’indicazione degli importi delle corresponsioni già liquidate e/o semplicemente richieste e dei relativi beneficiari (s.v. verbale revisori 8/17);
6- Relazione sulle effettive mansioni svolte, sulla legittimità della loro modifica e della relativa indennità, deliberata in favore dell’OIV;
7- Relazione sulla nomina di esperto per l’espletamento dell’attività di “riorganizzazione della pianta organica e contratto di lavoro” e sulla maturazione e/o richiesta di rimborso spese in favore del membro del Consiglio d’amministrazione delegato a tale attività con provvedimento del 23.06.17;
8- Relazione del Presidente e del Collegio dei Revisori dei Conti sulla legittimità degli atti posti in essere dal Commissario Straordinario nel periodo successivo alla sua scadenza naturale contenuta nel decreto di nomina;
9- Relazione sulle eventuali incompatibilità tra le diverse cariche negli organi dell’Ente susseguite senza soluzione di continuità;
10- Relazione in merito allo Statuto in vigore fino al 13.09.2017 e conseguente valutazione della legittimità degli atti compiuti. Spero di essere stata chiara nell’esprimere le mie considerazioni sulla situazione dell’Ente Teatro, che, nonostante la mia amarezza attuale, ritengo una realtà da curare e da tutelare ma solo se riusciremo ad assumerci la responsabilità e avremo il coraggio di denunciare tutto quello che serve per fare emergere la verità per quanto scomoda e pericolosa possa apparire.
“In ogni caso non è facile ascoltare. Chi sa ascoltare si può definire saggio già solo per questa virtù. Il carattere cinese per saggio significa ascoltare con orecchie aperte i suoni emessi dall’universo. La capacità di farlo è chiamata so, il cui ideogramma include anche l’elemento che sta per orecchio. Ciò vuol dire che chi sa ascoltare è saggio. La parola “responsabilità” deriva da rispondere. Una persona responsabile è colui o colei che risponde con grande sincerità alle voci delle persone.” (D. Ikeda “La saggezza del Sutra del Loto”) (La consigliera del CDA arch. Mariangela Pizzo)