-di Carmelo Catania
“Il Governo regionale si è fatto carico di un intervento straordinario davanti ad accertate inadempienze, che consentirà lo smaltimento del percolato per poco meno di 60 giorni con quantità di 50 metri cubi giornalieri”.
Duecentomila euro per affrontare l’emergenza percolato nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Come riferito dall’Agenzia AdnKronos è questa la decisione presa dalla Giunta Musumeci, durante la seduta di oggi.
I fondi serviranno a realizzare un intervento di somma urgenza per la rimozione del percolato che si è nuovamente formato. Un intervento tampone per arginare il paventato rischio di impatto ambientale legato allo sversamento della sostanza tossica. Intanto, però già la prossima settimana sarà convocata una conferenza di servizi per individuare, spiega all’Adnkronos il neo assessore regionale all’Energia e ai Rifiuti, Vincenzo Figuccia, “soluzioni definitive a problemi che l’incuria del precedente Governo ha aggravato”.
Seduti allo stesso tavolo, oltre alle Regione, ci saranno l’Amministrazione comunale, la società e la Prefettura per valutare quali interventi strutturali mettere in campo. “Lavoreremo a un piano utile ad affrontare in maniera strutturale il problema” assicura Figuccia.
Cambio di rotta quindi nelle stanze dei bottoni a Palermo, visto che solo lo scorso 17 novembre in un un incontro presso l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, la Regione Siciliana non aveva inteso accordare al comune mazzarese alcuna disponibilità di risorse economiche per far fronte alla situazione di criticità.
La decisione della giunta regionale siciliana arriva alcuni giorni dopo l’allarme lanciato dal Comune di Mazzarrà che, esauriti i fondi messi a disposizione dalla Giunta Regionale con la delibera n. 330 del 08/08/2017, utili a garantire il servizio di smaltimento del percolato prodotto dalla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, aveva autorizzato ex art. 191, al solo fine di posticipare il verificarsi della grave situazione di emergenza per l’ambiente e la salute pubblica, la Tirrenoambiente S.p.A. ad utilizzare per lo stoccaggio del percolato volumi ulteriori rispetto a quelli autorizzati, mediante l’impiego della vasca di accumulo per un volume residuale di 288 mc e della vasca facente parte del settore biologico dell’impianto di trattamento del percolato per un volume di 130 mc.
In una precedente nota, Tirrenoambiente aveva rappresentato alla neo amministrazione comunale mazzarese il rischio, nel caso di peggioramento delle condizioni meteorologiche, del conseguente aumento della produzione quotidiana di percolato e quindi di esaurimento nei prossimi giorni delle volumetrie autorizzate (2.300 mc) per lo stoccaggio dello stesso all’interno della vasca di equalizzazione/accumulo.
Lo stanziamento odierno, il quarto dallo sversamento dello scorso aprile, rappresenterà però una boccata d’ossigeno per poche settimane, riproponendo al prossimo esaurimento delle risorse economiche il problema di fondo rappresentato dalla mancata messa in opera, da parte di tirrenoambiente, della messa in sicurezza e gestione post mortem di una discarica chiusa dalla regione, nel 2014.