E’ uno dei luoghi della memoria in una città devastata non solo dalle calamità naturali, quanto dall’incuria. Oggi quel che resta del Tirone, l’antico quartiere nel cuore della città, fa paura. L’ultimo crollo si è registrato lo scorso sabato 19 gennaio, quando è venuto giù il soffitto di un edificio nei pressi della Scalinata Sergi. Ilcomune ha firmato l’ordinanza di sgombero per alcune delle famiglie che vivono attorno a questo antico fabbricato, ed oggi il Consiglio della IV Circoscrizione si è recato in sopralluogo nei pressi della scalinata Sergi, sollecitato da numerosi cittadini, per “segnalare le gravi condizioni di rischio per la pubblica e privata incolumità per i residenti e i passanti”.
Il Consiglio ha pertanto adottato la delibera n°2/2013 con cui si da indirizzo all’Amministrazione di ordinare ai legittimi proprietari di provvedere all’adozione degli opportuni accorgimenti tecnici per la rimozione del pericolo per la pubblica e privata incolumità e nell’eventualità in cui ciò non accada, decorsi 10 giorni e senza ulteriore avviso, di intervenire in loro danno.
Il consiglio circoscrizionale, presieduto da Francesco Palano Quero, ha quindi proposto di ordinare la demolizione dello storico edificio, di proprietà di privati in parte irreperibili come risulta dalle informazioni in possesso del Comune, “atteso – come recita l’ordinanza del IV Quartiere” che il responsabile del Servizio Tecnico del Dipartimento del Dipartimento Sanità – Ambiente – Tutela Pubblica e Privata Incolumità e gli agenti di Polizia Municipale non specificano il domicilio per alcuni di coloro che risultano essere proprietari del fabbricato (o fabbricati) di che trattasi, indicando esclusivamente il nome degli stessi, e che, pertanto, non si rende possibile provvedere a notificare direttamente la presente ordinanza ai suindicati soggetti, se non a quelli direttamente conosciuti, né sussiste, atteso il cospicuo numero dei predetti proprietari, coerenza nei tempi ai fini della ricerca dello specifico domicilio degli stessi con riferimento all’urgenza del provvedere”.