Aeroporto dello Stretto: assemblea pubblica, “Alitalia non risolve l’emergenza”

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“Avremmo bisogno di un aeroporto autentico, operativo e moderno, invece, ad oggi, ABBIAMO SOLO UNA PISTA CON ANNESSO SCATOLONE, in un contesto disordinato e fatiscente, così come dimostrato nelle immagini ed i documenti proiettati in assemblea”. Queste alcune delle considerazioni scaturite nel corso dell’assemblea, che si è svolta il 15 nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti alla quale hanno partecipato poche Associazioni ( Club Unesco, Kronos, Adusbef, alcuni Club Lions della provincia, Fondazione Mediterranea, Circolo Calcidese, Amici del Museo, Per Mano onlus, Anffas onlus, nonché Aeroporticalabria.com e l’Aeroclub dello stretto).

Per le Istituzioni, oltre alla direttrice dell’Accademia, Maria Daniela Maisano, erano presenti solo l’assessore ai trasporti di Villa San Giovanni e, nella parte finale, il consigliere delegato al Turismo del Comune di Reggio Calabria, il quale, di fronte alle domande e agli interventi incalzanti dei cittadini presenti, è apparso più intento a difendere l’operato dell’attuale Amministrazione che a informarsi sui punti esposti in Assemblea ed oggetto di precise istanze.

Il convegno ha avuto inizio con la citazione di una frase molto ricorrente fra i reggini.

aeroporto_stretto2“In fondo nessuno ha l’aeroporto sotto casa, perché dovremmo pretenderlo noi?  Andare a Lamezia mi consente di volare per più destinazioni con tariffe migliori?”

E’ convinzione riduttiva e discutibile, poiché ignora che non è in gioco solo la mobilità, ma lo sviluppo di tutta l’area dello Stretto, province comprese.

Un’infrastruttura funzionante potrebbe creare nuovi posti di lavoro e salvaguardare quelli esistenti (invece siamo a una fase di licenziamenti, spesso discutibili e frettolosi, gli ultimi di una lunga lista riguardano i 13 della Sicurcenter S.p.A ).

Il prolungamento della permanenza di Alitalia è una buona notizia, ma non risolve l’emergenza in cui, da anni,  si trova l’aeroporto, ma la rinvia semplicemente. Anche in considerazione dei contenziosi interni ed esterni alla Sacal, che potrebbero sconvolgere tutto il già precario quadro esistente.

“L’evento pubblico – dicno gi organizzatori –  è stato indetto appunto per presentare immagini e dati reali ed oggettivi sulla questione aeroportuale calabrese (Comparazioni e approfondimenti per esplicare il collegamento tra l’infrastruttura e lo sviluppo economico e culturale del territorio.  La pianificazione e l’indirizzo delle risorse pubbliche nei settori di collegamento, le carenze dei servizi di informazioni sulla rete urbana dei trasporti, la comparazione delle tariffe e dei costi con gli aeroporti di Catania e Lamezia.) e per dare avvio a una fase di sviluppo e di cambiamento, che coinvolga più soggetti possibili.

Vista la posta in gioco, sono stati invitati a prendere parte all’Assemblea pubblica, con la possibilità di un intervento, non solo i singoli cittadini, ma anche le varie Associazioni ed Istituzioni (Prefettura, Regione, Citta Metropolitana di Reggio e Messina, Camera di Commercio, Università, Enti di categoria, Ordini professionali, Dirigenti Scolastici, Operatori economici, etc).

 

Né, tantomeno, ha saputo rispondere alle considerazioni della Direttrice dell’Accademia di Belle Arti, che ha sottolineato l’importanza di valorizzare gli aspetti culturali e le potenzialità artistiche quali fonti attrattive per un turismo annuale (concetti supportati anche dall’intervento della prof. Lucia Nazzaro). La stessa Direttrice ha dichiarato la propria disponibilità ad elaborare un itinerario artistico per contribuire allo sviluppo dell’aeroporto, ma a condizione che gli Organi istituzionali responsabili facciano la loro parte”.

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