Dopo aver annunciato la candidatura alla Presidenza della Regione Siciliana, Vittorio Sgarbi movimenta la campagna elettorale e tira fuori i primi nomi degli assessori che lo affiancheranno in caso di vittoria (che lui, neache ha dirlo, pensa già di avere in tasca: “Io sono io, gli altri chi sono?” ).
L’ex poliziotto del Sisde Bruno Contrada e l’ex Generale dell’Arma dei Carabinieri Mario Mori sono i primi due nomi tra gli assessori indicati dal critico d’arte, fondatore del movimento Rinascimento, candidato governatore con il sostegno del Mir, i Moderati in rivoluzione di Giampiero Samorì.
“Rappresentano – spiega Sgarbi – le vittime di un’antimafia farlocca, ideologica, settaria, che ha distrutto la vita di molte persone senza uno straccio di prova ma inseguendo improbabili teoremi, destabilizzando la politica e le istituzioni. La Sicilia deve riscattarsi anche avviando una profonda revisione di queste vicende giudiziarie, in nome della verità”.
Sgarbi, che alcuni mesi fa, proprio in prospettiva della candidatura in Sicilia, ha preso la residenza a Calascibetta, in provincia di Enna, nei giorni scorsi ha anche rivolto un invito agli elettori dell’ex presidente della Regione Cuffaro: “Io non mi vergogno di Cuffaro perché lo ritengo una vittima. E i suoi elettori non debbono ritenersi degli appestati”.