Barcellona Pozzo di Gotto, nuovo suicidio in carcere

L’uomo aveva 38 anni, ed era ristretto nella Casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.

E’ stato ritrovato impiccato al sifone del bagno e nonostante l’intervento del personale di Polizia Penitenziaria non c’è stato purtroppo nulla da fare. A quanto risulta non ha lasciato lettere o biglietti e non aveva dato segni di squilibri.

“Il personale di Polizia Penitenziaria di Barcellona Pozzo di Gotto è riuscito a salvare negli ultimi anni vari detenuti che avevano tentato il suicidio; questa volta non ci sono riusciti, ma nulla toglie al continuo impegno del Personale per assicurare l’ordine e sicurezza all’interno dell’istituto e alla professionalità ineccepibile nell’affrontare i molteplici eventi critici che inevitabilmente avvengono”. E’ il commento di Donato Capece, segretario generale del SAPPE.

Capece aggiunge: “Un detenuto che si toglie la vita in carcere è una sconfitta dello Stato e dell’intera comunità. Il suicidio costituisce solo un aspetto di quella più ampia e complessa crisi di identità che il carcere determina, alterando i rapporti e le relazioni, disgregando le prospettive esistenziali, affievolendo progetti e speranze. La via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere.

“Da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto sono decuplicati eventi gli eventi critici in carcere”, conclude. “Se è vero che il 95% dei detenuti sta fuori dalle celle tra le 8 e le 10 ore al giorno, è altrettanto vero che non tutti sono impegnati in attività lavorative e che anzi trascorrono il giorno a non far nulla. Ed è grave che sia aumentano il numero degli eventi critici nelle carceri da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto. Basti pensare che solamente nei primi sei del 2017 ci sono stati 22 suicidi di detenuti, 567 tentati suicidi, 4.310 atti di autolesionismo, 3.562 colluttazioni e 541 ferimenti”.

 

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