Lui è Soussi Kaid Najm Arab pluripregiudicato marocchino di trentacinque anni, la vittima un connazionale venditore ambulante di Ganzirri.
Domenica mattina, durante i preparativi dell’attesa festa per il Patrono del borgo marinaro San Nicola, ha esploso un colpo di pistola rischiando di uccidere un connazionale venditore ambulante.
Sono le 11.30 circa quando un uomo con addosso un casco nero e degli occhiali scuri, di esile corporatura, in camicia bianca e pantaloncini, si avvicina al malcapitato, intento frattanto a vendere nella bancarella di cui è dipendente i suoi prodotti, proferendo frasi minacciose prima, ed esplodendogli un colpo di pistola subito dopo, colpo che, solo per un caso fortuito, non va a buon fine; si allontana pertanto velocemente a bordo di uno scooter di piccole dimensioni e di colore chiaro.
Un diverbio avuto il giorno prima con altro connazionale, fratello del fermato, la causa dell’ azione criminosa.
E’ questo quanto riferito alla polizia, intervenuta prontamente sul posto, dal “miracolato” in questione il quale, pur non conoscendo il suo aggressore, ha fornito una dettagliata descrizione individuandolo espressamente in una foto, tra le tante, che gli operatori di polizia gli hanno mostrato.
Si tratta proprio di Soussi Kaid Najm Arab già noto alle forze dell’ordine trovato nel suo appartamento insieme alla madre la quale riferisce di non essere stata in casa e di non sapere pertanto cosa avesse fatto il figlio durante la mattinata.
All’interno dell’abitazione poggiati su una mensola i poliziotti hanno ritrovato un casco nero ed un paio di occhiali da sole scuri; il motorino di colore chiaro invece era posteggiato sotto casa e la proprietaria, messinese, ha riferito di averlo dato in uso proprio al trentacinquenne.
A chiudere definitivamente il cerchio un’ultima prova: i poliziotti infatti sul luogo del fatto hanno ritrovato anche un bossolo di ottone esploso di piccolo calibro.