Un progetto formativo, rivolto ad istituzioni e organizzazioni della società civile e del volontariato, per creare anticorpi contro l’orribile piaga sociale della tratta di ragazze e minori migranti. Questo il significativo programma del seminario che oggi, giovedì 27, dalle ore 9 alle 13, si terrà nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, nell’ambito del progetto di rete “MAP.NE-Never Alone”.
“Workshop formativi specifici e messa in rete tra tutori, operatori delle istituzioni e dei centri di accoglienza, associazioni del territorio e rappresentanti delle amministrazioni comunali, punti di riferimento importanti per un’efficace azione di prevenzione e promozione dei diritti di cittadinanza – ha precisato l’assessora alle Politiche Sociali del Comune, Nina Santisi – sono gli elementi principali del progetto”. L‘associazione CISS/Cooperazione Internazionale Sud Sud è l’ente capofila del Progetto con i Comuni di Messina, Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto e le associazioni “Migralab A. Sayad Onlus” e “Penelope” come soggetti partner. Il progetto sostiene, su tutto il territorio nazionale, lo scambio e la collaborazione tra enti ed operatori impegnati nel campo dell’accoglienza dei minori stranieri. La Sicilia, per la sua posizione geografica, si caratterizza per l’elevata esposizione alle rotte di “Trafficking e Smuggling”. Tra queste, la rotta della tratta nigeriana negli ultimi anni interessa – sempre più – le ragazze minori. Interviene il prof. Francesco Carchedi, sociologo ed esperto in politiche migratorie, che affronta i temi dello sfruttamento delle donne nigeriane, le modalità di assoggettamento, le pratiche woodoo e il ruolo delle organizzazioni criminali e gli strumenti di contrasto e le possibilità di intervento.
L’assessora Santisi ha sottolineato che: “Questo è un altro tassello nel sistema integrato per l’accoglienza nei nostri territori che trova nei legami di comunità e nei networking gli strumenti più opportuni ed efficaci per una presa in carico competente, attenta e solidale. Una prosecuzione del lavoro iniziato l’anno scorso con l’interessante intervento dell’avvocato Gilda Violato, dell’ Organizzazione Mondiale per l’Immigrazione (OIM)”.