“Non servono nuove leggi o nuove macchine, i nostri problemi non sono né di natura tecnologica né economica. Se la gestione dei rifiuti non funziona è un problema di amministrazione, non riusciamo a tradurre le leggi in buone pratiche”.
E’ quanto ha dichiarato Salvo Cocina, Direttore generale ufficio speciale raccolta differenziata della Sicilia, nel corso del dibattito organizzato da LabDem dal titolo: “Emergenza rifiuti: dall’improvvisazione alla programmazione”.
Ad aprire i lavori, nel Salone dei Palazzo dei Leoni è stato Nicola Barbalace, dirigente dell’Ufficio di gabinetto dell’assessorato regionale all’energia che ha evidenziato come l’indirizzo intrapreso dall’assessorato e messo nero su bianco da un recente ddl all’attenzione dell’Ars, punta ad una rideterminazione degli ambiti territoriali che tiene in considerazione sia le nuove Città Metropolitane che la necessità di rendere “protagoniste” degli interventi le singole comunità.
Per LabDem è quindi intervenuto Luigi Beninati, annunciando anche nuove iniziative su altre tematiche: “A Messina è ormai maturo il tempo per instaurare una nuova stagione dell’impegno politico e civile capace di coinvolgere e non di discriminare, attraverso suggestioni autoreferenziarie, inutili, improduttive e sostanzialmente dannose per la città stessa. Sul tema dei rifiuti da 4 anni assistiamo ad un comportamento dell’amministrazione inutilmente parolaio. E’ necessario evitare approcci demagogici che rischiano di traghettarci solo verso nuove emergenze e per questo cogliamo l’occasione per mandare un messaggio forte al Presidente Crocetta affinchè si costituisca subito una cabina di regia che affronti l’emergenza rifiuti a Messina, affiancando o commissariando l’intero settore”.
Ad illustrare nei dettagli la complessa situazione della gestione del settore da parte dell’amministrazione comunale è stata la capogruppo Pd al Comune di Messina Antonella Russo che ha tracciato la cronistoria di un’emergenza divenuta cronica: “Se oggi il Consiglio comunale non si è ancora espresso sulla delibera che riguarda la Messina servizi Bene Comune è anche perché si è in presenza di una procedura di concordato fallimentare sul quale il Tribunale non si è ancora pronunciato con una sentenza. Peraltro la delibera di giunta presenta criticità che non sono state ancora risolte. Non si po’ votare un provvedimento che poi risulta in contrasto con quanto deciderà il Tribunale”.
Il professor Giovanni Randazzo, di CapitaleMessina, si è soffermato sia sulla politica regionale dei rifiuti che su quella locale: “L’assenza di un Piano regionale è la causa dell’attuale situazione. E’ la mancanza di programmazione il vero nodo da sciogliere. Se non si creano impianti nei quali trasformare i rifiuti, finiranno tutti in discarica. Quanto alla gestione del settore da parte di quest’amministrazione, non c’è dubbio che è venuta a mancare la competenza. L’assessore Ialacqua agisce come se bastasse avviare la raccolta differenziata per risolvere il problema”.
Dopo una serie di interventi da parte del pubblico ha concluso i lavori il capo di gabinetto dell’assessorato regionale all’energia, Bartolomeo Brocco che si è fatto carico di portare all’attenzione del governo le istanze emerse a Messina. Secondo Brocco parte delle criticità attuali sono legate al fatto che le discariche in Sicilia stanno raggiungendo la saturazione, che sono poche e sono distanti.
Nel corso dei lavori è intervenuto, per portare il saluto della Regione, l’assessore regionale al Territorio Maurizio Croce.