Se ai “big” piace vincere facile, dal momento che sono stati blindati in collegi dove non dovrebbero incontrare problemi, sullo Stretto è partito il conto alla rovescia per le primarie con cui il Pd selezionerà i candidati al Parlamento. Così, in quella che la stampa nazionale definisce “Stalingrado di Sicilia” (dopo il superamento del 70% di preferenze per Bersani alle ultime primarie) , correrà Beppe Fioroni, uno dei “derogati” fra i big, che quindi non sarà il candidato di punta del suo luogo d’origine, Viterbo, ma incasserà i voti messinesi.
Per gli aspiranti candidati al prossimo Parlamentoè invece iniziata ufficialmente la campagna che dovrebbe convincere gli elettori democratici a recarsi ai circoli, il prossimo 30 novembre, dalle 8 alle 21.
Con il leader del partito e deputato uscente Francantonio Genovese, ci saranno Antonio Saitta (ex vicesindaco della giunta Genovese), Alessandro Russo (presidente della V circoscrizione e rappresentante dei Comitati per Matteo Renzi) e Giuseppe Occhino (consigliere comunale di Roccafiorita).
Come da “regolamento” il 33% dei candidati sono in quota rosa: due ex assessori della giunta Genovese, Liliana Modica, Luciana Intelisano, Lucia Tarro Celi (Circolo Libertà e Giustizia), Maria Tindara Gullo (cugina del consigliere provinciale Pd Luigi Gullo) e Milena Cartesio.