Vincenzo Nibali conquista la tappa regina del Giro d’talia 2017. Sul traguardo di Bormio il siciliano supera in una volata ristretta Mikel Landa, distanziando tutti i suoi avversari diretti per la classifica generale. Nairo Quintana (Movistar) chiude il podio di giornata, chiudendo a 12 secondi dal vincitore, seguito poi da Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale) e Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin), unici a resistere alle accelerazioni del campione uscente nella seconda scalata dello Stelvio.
Colpito da un problema intestinale, Tom Dumoulin (Team Sunweb) riesce a difendersi egregiamente, perdendo oltre due minuti, ma riuscendo comunque a conservare la maglia rosa. Ora nella generale il neerlandese guida la corsa con 31″ su Quintana e 1’12” su Nibali.
Pello Bilbao (Astana) è il primo a muoversi, dopo cinque chilometri abbastanza tranquilli, creando un piccolissimo gap. Al suo inseguimento si porta Eugert Zhupa (Wilier – Selle Italia), ma la loro azione è destinata a durare ben poco. Altri corridori si muovono e il gruppo ricuce subito quei dieci secondi che si erano creati, evitando di correre rischi. Si crea una fase di stallo di una trentina di chilometri, interrotta dal tentativo di Branislau Samoilau (CCC Sprandi), Alexander Foliforov (Gazprom-Rusvelo) e Daniel Teklehaymanot (Dimension Data). Anche questo tentativo dura poco, con la Movistar che si riporta sotto facilmente. Samoilau prova a rilanciare l’azione, mentre dal gruppo altri corridori provano a lanciarsi al suo inseguimento.
Tra scatti e controscatti in testa alla corsa si forma così un gruppone di 27 unità, che vede rappresentate la maggior parte delle squadre. Al suo interno troviamo dunque Quentin Jaregui (A2gr La Mondiale), Pello Bilbao, Zhandos Bizhigitov (Astana), Manuel Senni (BMC), Joe Dombrowski, Davide Villella (Cannondale-Drapac), Felix Grosscharnter, Branislau Samoilau (CCC Sprandi), Mathieu Ladagnaous (FDJ), Jasper De Buyst (Lotto Soudal), Winner Anacona, Davide Bennati (Movistar), Laurens De Plus, Pieter Serry (Quick-Step Floors), Natnael Berhane (Dimension Data), Maxim Belkov, Alberto Losada (Katusha-Alpecin), Jurgen Van den Broeck (LottoNL-Jumbo), Vasil Kiryienka (Sky), Phil Bauhaus, Chad Haga (Team Sunweb), Mads Pedersen, Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Marco Marcato, Matej Mohoric, Edward Ravasi (UAE Team Emirates) e Julen Amezqueta (Wilier-Selle Italia). Dietro di loro si impegnano soprattutto gli uomini della Gazprom – Rusvelo, coadivuati dai Bahrain – Merida e dai Dimension Data, che non hanno nessun uomo davanti. Il distacco dopo 65 chilometri è di 1’24”, ma subito inizia a calare.
Con le prime pendenze dure Bennati e Bauhaus esauriscono il loro lavoro davanti e vengono rapidamente ripresi dal gruppo, che si presenta ai piedi del Mortirolo con un ritardo di una ventina di secondi. Con il passare dei chilometri, il gruppo di testa subisce ulteriori variazioni, complice il gruppo maglia rosa che si mantiene ad una manciata di secondi dai primi. Un generosissimo Luis Léon Sanchez si mantiene in testa per tutta la fase finale della salita, transitando per prima in cima alla “Montagna Scarponi” grazie ad una lodevole concessione di Omar Fraile. Alle loro spalle passano Landa, Anton e Kruijswijk. La discesa successiva viene affrontata dai corridori con sufficiente prudenza, tanto che si stabilizza la composizione del gruppo di testa con Bilbao, Sanchez, Senni, Mendes, Rolland, Dombrowski, Woods, Hirt, Grossschartner, Foliforov, Amador, Anacona, Izagirre, Verona, De Plus, Anton, Berhane, Fraile, Kruijswijk, Landa, Deignan, Henao, Kyryienka, Ten Dam, Rui Costa e Ravasi. Provano anche a portarsi sui fuggitivi Quentin Jauregui (Ag2r La Mondiale) e Kanstantsin Siutsou (Bahrain-Merida), che nel frattempo riprendono Van den Broeck, ma il tentativo si esaurisce sulle prime rampe dello Stelvio quando il gruppo maglia rosa deve recuperare poco più di tre minuti dal gruppo dei fuggitivi.
Appena iniziata la salita è la Sky a prendere in mano la situazione nella fuga, aumentando notevolmente il ritmo e frazionando di conseguenza il gruppetto in testa. Al comando rimangono infatti solo Leon Sanchez, Hirt, Amador, Izagirre, Anton, Kruijswijk, Landa e Deignan, che vengono raggiunti in vista della Cima Coppi da Anacona. I nove uomini al comando scollinano con un vantaggio di 2’20” sul gruppo maglia rosa, forte di una trentina di unità, dove il ritmo in salita è stato fatto da Trek – Segafredo prima e QuickStep – Floors poi. La situazione però cambia nuovamente in discesa con Amador che decide di andare via tutto solo, mentre Izagirre viene fermato dall’ammiraglia per aspettare il gruppo. Sul costaricano della Movistar si riporta con una grande azione Landa, ma i due dopo la discesa decidono di rallentare e farsi riprendere dal resto dei fuggitivi. Al comando quindi si forma un gruppetto di sette uomini, visto che Leon Sanchez perde contatto e viene ripreso dal gruppo, che continuano nella loro azione fino ai piedi della salita di Umbrailpass. Dietro Katusha – Alpecin e ORICA – Scott però nel tratto in falsopiano aumentano l’andatura iniziano la salita con solo 1’40” di ritardo. Il primo a rompere gli indugi è Kruijswijk con i soli Landa ed Hirt che riescono a rientrare su di lui, mentre gli altri vengono ripresi dal plotone. Nel gruppo invece si assiste ad una scena clamorosa con la maglia rosa Tom Dumoulin (Team Sunweb) che è costretto ad fermarsi a bordo strada per alcuni problemi intestinali. Il gruppo davanti decide inizialmente di aspettare la maglia rosa, ma dopo qualche chilometro il ritmo torna a salire con il forcing di Movistar, e Bahrain – Merida. Questo forcing fa si che nel gruppo dei migliori rimangano solo Franco Pellizotti e Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida), Anacona, Amador, Nairo Quintana (Movistar), Dario Cataldo (Astana), Thibaut Pinot (FDJ), Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Davide Formolo (Cannondale – Drapac), Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), Ilnur Zakarin (Katusha – Alpecin), Adam Yates (ORICA – Scott) e Bob Jungels (QuickStep – Floors). 1’30” invece il ritardo di Dumoulin che dopo qualche chilometro di difficoltà inizia gradualmente a recuperare terreno.
A 25 chilometri dalla conclusione in testa Landa prova ad andare via tutto solo, mentre dietro il primo a rompere gli indugi è Nibali seguito solo da Quintana, Pozzovivo e Zakarin. I quattro però rallentano permettendo così a Yates, Mollema, Formolo e Pinot di rientrare in testa. Nibali allora decide di tentare un nuovo forcing e anche in questo caso solo Quintana, Pozzovivo e Zakarin riescono a seguirlo. Gli altri uomini di classifica invece sono costretti definitivamente ad alzare bandiera bianca, venendo raggiunti da Jungels. Il gruppo Nibali-Quintana continua nella sua azione andando a riprendere e staccare prima Kruijswijk e poi Hirt. In vista del GPM Nibali allora decide di provare un nuovo forcing e questa volta solo Quintana riesce a seguirlo. I due però vengono raggiunti da Zakarin e Pozzovivo proprio in vista dello scollinamento. Davanti a tutti però passa Landa che ha un vantaggio di 10 secondi sul gruppo Nibali, mentre il gruppo Pinot accusa un ritardo di 1’15”. Ancora più lontano Dumoulin che transita al GPM con un ritardo di 2’20”. Nella lunga discesa che porta fino a Bormio a prendere in mano la situazione fra i primi inseguitori è Nibali. L’unico che riesce inizialmente a seguirlo è Quintana, ma anche il colombiano è costretto alla fine a perdere le ruote dal siciliano. Una volta staccato Quintana però Nibali non si arrende e riesce a riportarsi anche su Landa. I due arrivano così a giocarsi la vittoria di tappa che sorride proprio al corridore della Bahrain – Merida, che regala il primo successo all’Italia in questo Giro. Terzo posto per Quintana con un ritardo di 12 secondi, mentre Pozzovivo chiude la tappa a 24 secondi da Nibali. 2’16” invece il ritardo di Dumoulin che riesce comunque a conservare la maglia rosa.
ORDINE DI ARRIVO
1 | Vincenzo NIBALI | ITA | TBM | 33 | 6:24:22 |
2 | Mikel LANDA MEANA | ESP | SKY | 28 | +0 |
3 | Nairo QUINTANA | COL | MOV | 27 | +12 |
4 | Domenico POZZOVIVO | ITA | ALM | 35 | +24 |
5 | Ilnur ZAKARIN | RUS | KAT | 28 | +34 |
6 | Davide FORMOLO | ITA | CDT | 25 | +1:26 |
7 | Bauke MOLLEMA | NED | TFS | 31 | +1:35 |
8 | Bob JUNGELS | LUX | QST | 25 | +1:35 |
9 | Adam YATES | GBR | ORS | 25 | +1:35 |
10 | Thibaut PINOT | FRA | FDJ | 27 | +1:35 |
CLASSIFICA GENERALE
1 | Tom DUMOULIN | NED | SUN | 27 | 70:14:48 |
2 | Nairo QUINTANA | COL | MOV | 27 | +31 |
3 | Vincenzo NIBALI | ITA | TBM | 33 | +1:12 |
4 | Thibaut PINOT | FRA | FDJ | 27 | +2:38 |
5 | Ilnur ZAKARIN | RUS | KAT | 28 | +2:40 |
6 | Domenico POZZOVIVO | ITA | ALM | 35 | +3:05 |
7 | Bauke MOLLEMA | NED | TFS | 31 | +3:49 |
8 | Bob JUNGELS | LUX | QST | 25 | +4:35 |
9 | Steven KRUIJSWIJK | NED | TLJ | 30 | +6:20 |
10 | Adam YATES | GBR | ORS | 25 | +7:00 |