L’inchiesta sul sistema di corruzione nella gestione del trasporto marittimo siciliano, nel mirino della magistratura e che ha portato all’arresto dell’armatore Morace, ha prodotto un terremoto anche sullo Stretto con il coinvolgimento di Vincenzo Franza, amministratore delegato di Caronte&Tourist e socio di Morace in Sns, che risulta indagato dalla Procura di Palermo nell’ambito dell’operazione Mare Monstrum. Di oggi la notizia delle dimissioni di Sergio La Cava, presidente della Ngi spa, collegata al gruppo Franza, e a lui vicino anche per stretti rapporti personali. Nei suoi confronti era stato spiccato un ordine di arresto, non accordato dal gip Marco Gaeta, per la vicenda dell’assunzione della figlia del luogotenente Gisabella, sospenso dal pubblico ufficio.
“Il gruppo C&T non può che prendere atto – con rammarico – della decisione del dott. Sergio La Cava di dimettersi dalle cariche sociali in atto detenute – si legge in un comunicato del gruppo – comprendendone le esigenze difensive, nella certezza che un gesto siffatto contribuirà a chiarire al meglio la sua posizione riguardo agli addebiti mossigli”.
La nota ufficiale chiarisce anche alcuni aspetti del rapporto con Morace, riconoscendo a La Cava piena autonomia decisionale:
“Mai come in quest’occasione, per il gruppo Caronte & Tourist l’auspicio che la giustizia faccia il suo corso presto e bene é tutt’altro che rituale e formale. Proprio il rispetto per la magistratura inquirente e la fiducia in quella giudicante suggeriscono tuttavia qualche precisazione, basata su ciò che generosamente la stampa ha fatto conoscere dell’ordinanza.
Sembrerebbe infatti emergere – dalle conversazioni intercettate e dalla ricostruzione che ne è conseguita – un rapporto tra i vertici di C&T e quelli di Liberty Lines, e in particolare tra l’ing. Vincenzo Franza e il dott. Ettore Morace, di concorrenza feroce e astiosa.
Chi conosce la storia personale e professionale dei due imprenditori e delle loro famiglie sa bene, invece, che una tale concorrenza non ha alcun motivo di essere, trattandosi di una ultraventennale relazione di amicizia, e di stima e rispetto reciproci nata ai tempi del salvataggio della Rodriquez negli anni ’90 e consolidata con l’acquisizione congiunta di Siremar nel 2014, ferme restando le legittime e naturali – più o meno contingenti – diversità di strategie imprenditoriali dettate dalla differenza dei rispettivi business (è noto che i Morace si occupano prevalentemente di trasporto passeggeri su aliscafi, i Franza di traghettamento di autoveicoli con navi).
Ne consegue che quanto poi ricostruito in termini di “dossieraggio” – ove mai dovesse accertarsene la veridicità – sarebbe esclusivamente conseguenza di comportamenti dettati da ragioni personali tenuti peraltro da un terzo che, pur se socio storico della Caronte & Tourist, ha una storia imprenditoriale anche autonoma, caratterizzata – legittimamente quanto ovviamente – da ampi margini di autodeterminazione professionale e personale”.