Si insedierà il 13 maggio a Sigonella lo Squadrone Elitrasportato Cacciatori di Sicilia, l’equivalente dell’omologo d’Aspromonte. Lo ha dichiarato il generale Tullio Del Sette, comandante dell’Arma dei Carabinieri durante la cerimonia d’insediamento del generale di Divisione Luigi Robusto ai vertici della Divisione Culqualber.
Robusto, 62 anni, prima formazione alla Nunziatella, prende il posto di un emozionatissimo Silvio Ghiselli, che lascia l’Arma per raggiunti limiti di età e nel suo discorso di commiato ha ringraziato la…suocera. Cerimonia che è iniziata in leggero ritardo per un contrattempo capitato a Del Sette (che in giornata volerà a Baghdad,ndr), con schieramento in armi prolungato con un ricovero in infermeria e un’uscita anticipata dalla formazione.
Piazzale in armi al comando del tenente colonnello Mauro Pizzo, in forza alla Scuola Allievi Ufficiali di Reggio Calabria con Bandiera d’Istituto (due tenenti donne e due allievi) e onori musicali affidati alla Fanfara del 12esimo Reggimento Sicilia.
Presenza di magistrati siciliani e calabresi, quattro generali di Corpo d’Armata ( Del Sette, Ghiselli Robusto e Sebastiano Galdino, comandante Interregionale Sud Italia della Guardia di Finanza, ), un generale di Divisione , ovvero il comandante della Sicilia della Guardia di Finanza Gibilaro, diversi generali di Brigata e un nugolo mai visto alla caserma Bonsignore di colonnelli ( per non parlare delle novità di baschi rossi e neri e persino dei carabinieri-forestali catanesi e calabresi).
Marisicilia ha snobbato l’evento e tra i più gettonati in divisa c’è stata la superpoliziotta Valeria Cangelosi, Primo dirigente che comanda il Gruppo IV Volo di Palermo, la più impegnata in queste ore nel G7 di Taormina. Robusto – che ha tenuto a precisare al cronista di non avere parenti a Messina- ha avuto una esperienza precedente di 30 giorni nell’Isola, alla compagnia di Termini Imerese. Venendo omaggiato dal maresciallo che lo formò che di cognome fa Bastanza. Un consiglio all’Associazione Nazionale Carabinieri che entrano nel piazzale con il gonfalone: bruttino veder marciare fuori passo. Ci sta, data l’età del carabiniere pensionato.
Irricevibile, invece, il doppio sfalsamento tra Inno di Mameli e la Bandiera d’Istituto all’entrata e all’uscita dal piazzale: passo troppo veloce e Fanfara che taglia l’Inno. (@Gianfranco Pensavalli)