“Presenta criticità insanabili e varie ipotesi di inapplicabilità”. Lo ha sostenuto il presidente facente funzioni del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Santino Franchina nel corso dell’audizione alla Camera in commissione Cultura nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo sulla revisione della composizione e delle competenze del Cnog. Franchina ha ribadito la necessità di individuare “un sistema elettorale più equilibrato che dia la possibilità ai giornalisti italiani di andare a votare con delle regole chiare, imparziali e possibilmente condivise con l’istituzione interessata dal provvedimento”. Il presidente ha fatto notare come più passaggi previsti dal decreto non rispettano le previsioni della legge delega perché risulterebbe un Consiglio nazionale composto da 36 o 37 professionisti e 21 pubblicisti. “Così i conti non tornano – ha spiegato Franchina – inoltre si determina un meccanismo elettorale che presenta delle assurdità e dei risultati paradossali”.
Il caso più eclatante riguarda la Lombardia e la Valle d’Aosta che secondo le previsioni del decreto avranno entrambi un solo rappresentante. Quindi 13.924 pubblicisti lombardi potranno eleggere un solo rappresentante nella stessa misura dei 246 iscritti valdostani, anzi, quest’ultimi, con la riserva prevista per le minoranze linguistiche potrebbero addirittura eleggere due consiglieri nazionali. In conclusione del suo intervento, il presidente Franchina ha fatto presente che “tra i punti da chiarire c’è anche la formazione dove non si comprende se il Cnog non potrà più proporre eventi formativi come ad esempio quelli online, che sono molto seguiti e richiesti”. Altri aspetti su cui bisognerebbe intervenire riguardano la riduzione dei componenti degli organismi interni e la possibilità di prevedere il voto online come già avviene per Inpgi e Casagit. Tutte le osservazioni sono state approfondite in un documento consegnato alla presidente della Commissione Cultura, Flavia Piccoli Nardelli. Il Cnog era rappresentato anche dal segretario Paolo Pirovano e dal componente dell’Esecutivo, Gianni Dimopoli. Hanno chiesto di essere auditi ed erano presenti la presidente dell’Odg del Lazio Paola Spadari, del Piemonte, Alberto Sinigaglia e del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Degano.