Un intervento con rischi altissimi considerate le condizioni fisiche e l’età del paziente: una donna di 100 anni. Protagonisti della vicenda la signora Antonina Sciacca, la prima centenaria di Forza d’Agrò (traguardo raggiunto lo scorso 16 marzo), e il reparto di Cardiologia dell’ospedale “S. Vincenzo” di Taormina, diretto dal dottor Ludovico Vasquez.
Portatrice di pacemaker, zia Nina – come viene affettuosamente chiamata da tutti nella “sua” Scifì – è stata inviata nell’ospedale taorminese da un altro centro cardiologico siciliano a causa del malfunzionamento del dispositivo, “caratterizzato da alta impedenza all’elettrocatetere da stimolazione ventricolare e batteria in scarica”.
Nel centro di provenienza era stato eseguito un tentativo di posizionamento del nuovo elettrodo ma si era rivelato infruttuoso per la presenza di ostacoli nell’atrio destro (mixoma). I familiari non si sono persi d’animo e, venuti a conoscenza delle tecniche innovative utilizzate nel nosocomio di contrada Sirina, hanno voluto effettuare l’estremo tentativo. L’operazione, un autentico capolavoro, è stata eseguita dal dottor Giuseppe Calvagna, non nuovo ad imprese del genere.
“L’intervento – si legge nel riassunto nosografico della paziente – è stato portato a termine utilizzando guide da angioplastica modello Terumo da 130 cm ed introduttori di lunghezza 30 cm, con assenza di complicanze operatorie”. L’operazione è perfettamente riuscita e la signora Sciacca è già tornata a casa.
“Ogni tanto i miracoli succedono – ha commentato uno dei nipoti, Rosario Trischitta, consigliere comunale a S. Alessio -Subire un intervento chirurgico a 100 anni per il cambio del sondino e del pacemaker, con probabilità di riuscita ridotte al lumicino, è un impresa che solo mia nonna poteva fare. Grazie a tutta l’equipe del dottor Calvagna che ha compiuto un’impresa leggendaria”.