E’ morto nella sua abitazione, avvolto dalle fiamme, Giovanni Trifirò, 66 anni vittima di una esplosione probabilmente provocata da una fuga di gas.
L’uomo è stato ritrovato senza vita al piano terra di uno stabile in via Giacomo Leopardi, al civico 51, dove per parecchie ore i vigili del fuoco hanno lavorato per spegnere il vasto incendio che si è propagato per tutto il plesso.
Miracolosamente salva la famiglia che abitava al piano superiore: marito, moglie, tre bambini e un cagnolino.
Il rogo ha danneggiato anche le auto in sosta e le abitazioni vicine, dove i vetri delle finestre sono andati in frantumi.
Sul posto anche i Carabinieri, che indagano sulle dinamiche dell’esplosione.
“Giunti sul posto- si legge in un comunicato stampa- i pompieri hanno riscontrato la presenza di fiamme che fuoriuscivano dalle finestre e da un cortiletto interno di pertinenza dell’abitazione al piano terra di una palazzina, con struttura mista (muratura di mattoni pieni, con pilastri, travi e solai in cemento armato .) a tre elevazioni fuori terra, nonché il distacco degli infissi esterni e delle porte interne degli appartamenti soprastanti (abitato solo quello del piano primo, da un nucleo familiare di cinque persone: genitori e tre bambini), causati dall’esplosione. I Vigili del Fuoco intervenuti hanno estinto le fiamme e verificato e messo in sicurezza gli appartamenti soprastanti e i relativi impianti.
Spente le fiamme, nell’appartamento sono iniziate le ricerche del proprietario, Giovanni Trifirò, il cui corpo carbonizzato è stato trovato all’interno di una camera da letto quasi totalmente sepolto da arredi, suppellettili e materiale di risulta crollato dal solaio della stanza. Vicino al cadavere, sono state trovate tre bombole di g.p.l.”.
Sono attualmente in fase di ultimazione le operazioni di verifica e assistenza ai tecnici delle ditte responsabili delle linee elettriche danneggiate.