Calcio. Messina sprecone, Catania spietato. Gli etnei si aggiudicano il derby 1-2. Delusione per 7000

Messina-Catania 1-2

Marcatori: 58′ Milinkovic rig., 74′ Pozzebon, 86′ Barisic.

Messina: Berardi, Sanseverino (85′ Plasmati), Maccarrone, Musacci, Anastasi, Milinkovic, Bruno, Rea, Da Silva, Mancini (65′ Foresta), Grifoni.
A diposizione: Russo, Ansalone, De Vito, Palumbo, Saitta, Akrapovic, Capua,Ciccone, Ferri, Madonia.
Allenatore: C. Lucarelli.

Catania: Pisseri, Bergamelli, Bucolo(69′ Barisic), Gil, Pozzebon, Russotto (65′ Parisi), Marchese, Djordjevic, Fornito, Biagianti, Tavares.
A disposizione: Martinez, Scoppa, Natale, Di Grazia, De Rossi, Longo, Piermarteri, Mazzarani, Manneh.
Allenatore: M. Petrone.

Arbitro: Sig. Francesco Forneau di Roma 1;

Assistenti: M. Nocenti di Padova; L. Cassarà di Cuneo;

Ammoniti: Rea, Bergamelli, Russotto, Anastasi, Fornito, Bruno;

Espulsi: Gil al 7′ (fallo da ultimo uomo), 66′ Da Silva (doppia ammonizione).

Di GIanfranco Pensavalli –  La corsa verso la Curva piena di catanesi di mouriniana ( occhio a non confondere con …Morinini) memoria di Mario Petrone dopo il blitz al termine di una partita che il Messina ha tenuto in mano per 74′ è il regalo per quel che il Dio del pallone ha confezionato al San Filippo. Dove son tornati i Vip e pure Francesco Barbera. In attesa del fatidico 28 febbraio per la cessione concreta a Franco Proto , la notizia ferale è che se non si vincono partite simili occorre andare a Lourdes. Sì’, grande Catania perché perde un uomo dopo sette minuti, prende un rigore forse farlocco e poi si affida a San Pisseri, che fa la differenza e toglie dal ghiaccio il 2-0 a firma Milinkovic. Discutere o meno sul perché Da Silva si è fatto cacciare è inutile: Cristiano Lucarelli si è assunto ogni colpa. Pronunziando il fatidico: ” A un certo punto ho capito che avremmo perso…”

Il Messina ha sprecato tanto e viene così punito nel finale. Un “pieno” di emozioni al “Franco Scoglio”, con gli etnei che sbancano lo stadio peloritano grazie alle reti di Pozzebon e Barisic. Catania che ribalta il risultato, incamerando tre punti vitali nella corsa verso la zona più nobile dei play off. Prima vittoria sulla panchina rossazzurra per il nuovo allenatore Petrone, mentre il neo presidente del Messina Franco Proto deve rimandare la sua prima gioia con la nuova squadra che resta invischiata nella zone basse della classifica. Per il Messina è una sconfitta immeritata. Ma nel calcio chi sbaglia troppo alla fine paga.

Bucolo e Fornito ritrovano la maglia da titolare a spese di Mazzarani e Scoppa. Petrone si affida al tandem d’attacco Tavares-Pozzebon, entrambi ex del Messina, mentre Lucarelli disegna un Messina con una punta e mezza. Milinkovic a ridosso dell’unica punta Anastasi, ma con l’apporto in fase offensiva dell’esperto Mancini. Il Messina perde nella fase di riscaldamento il terzino De Vito, al suo posto Maccarrone.

Avvio a buon ritmo, nonostante il fondo campo appesantito dalla fitta pioggia. Pronti via e prima tegola per il Catania che dopo 8 minuti resta in dieci per l’espulsione di Gil. Fallo da ultimo uomo su Anastasi imbeccato dal brasiliano Da Silva. Chiara occasione da gol e cartellino rosso per il difensore brasiliano. Inizio quindi in salita per gli etnei in inferiorità numerica quando c’è ancora tutta la partita da giocare. Cerca di approfittarne subito il Messina che al 12′ accarezza il vantaggio con Sanseverino, ma Pisseri salva con la manona. Sulla respinta Da Silva tenta il tap-in, ma la difesa etnea si salva in corner. Due minuti dopo si fa vedere il Catania con un tiro velenoso dal limite di Fornito, ma la mira è sbagliata.

Passano i minuti e il terreno di gioco si trasforma in una risaia per la fitta pioggia. Pochi i fraseggi e palle lunghe, il Catania soffre la vampate improvvise dei peloritani che sfiorano due volte il gol nell’arco di un minuto. Prima Da Silva, ex di turno, al 28′ di testa esalta l’istinto di Pisseri che respinge come un gatto l’inzuccata ravvicinata. Poi è un altro ex, Anastasi, a divorarsi un gol già fatto a due passi dal portiere etneo. Il piattone viene frenato da una pozzanghera e Pisseri si ritrova il pallone tra le braccia.

Il Catania si sveglia nel finale di primo tempo. Minuto 38, la punizione tagliata di Fornito costringe Anastasi alla respinta di testa in corner e dopo 60 secondi Russotto tenta di infilzare il Messina dal limite, ma Berardi c’è. Ah, Russotto. Si sacrifica da matti e Lucarelli cerca di sfondare con Milinkovic ma la partita dietro la fanno i due centrali etnei, quasi imbattibili. L’uomo in più? Se lo mangia il terreno di gioco che frena i peloritani.

Son fuochi d’artificio quelli della ripresa e la partita sarà bellissima. Il Messina, dopo 7 minuti, sfiora subito il vantaggio con un’incornata di Rea sugli sviluppi di un corner. Sulla linea salva Bucolo. Il Catania si scuote e un minuto dopo c’è un assolo di Biagianti che fa venire i brividi alla difesa peloritana. Il diagonale, però, si spegne sul fondo. Al 56′ c’è la svolta del derby. Anastasi viene steso in area da Bergamelli, l’arbitro indica il dischetto dopo aver ricevuto la segnalazione dall’assistente di linea. A fine partita Tavares dirà che è un’invenzione ma sbagliano gli arbitri e pure i giocatori. Milinkovic segna dagli undici metri. Il derby s’infiamma, il Catania reagisce subito con un’incornata di Tavares ma Berardi c’è. E al 66′ arriva l’espulsione di Da Silva, per doppia ammonizione. L’errore è di Lucarelli, andato in confusione e non si ricordava del primo giallo. Si ristabilisce così la parità numerica e da questo momento cambia il match. Il Catania sfiora al 72′ il pari su una micidiale punizione di Fornito che Berardi disinnesca.

Un minuto dopo, con gli etnei sbilanciati in avanti, parte un contropiede micidiale del Messina, con Milinkovic che “divora” tutto il campo, ma invece di servire Foresta decide di andare fino in fondo, ma Pisseri salva in uscita. E dal possibile raddoppio, arriva il pareggio del Catania con l’ex Pozzebon che di testa castiga i suoi ex tifosi. Roba da matti: con tre difensori schierati e nell’area piccola. Ma non è finita. Il Messina sfiora il nuovo vantaggio con Rea che si fa respingere dal solito Pisseri il rasoterra da due passi e tre minuti dopo, al 83′ subisce un calcio di rigore per fallo in area di Grifoni su Pozzebon. L’ex di turno, però, sbaglia dal dischetto, tirando a lato. .

Sospiro di sollievo per i tifosi -giallorossi, ma al minuto 85 arriva il gol partita di Barisic (subentrato al 69′ al posto di Bucolo) che con un destro velenoso da dentro l’area trafigge Berardi. Gran festa per gli oltre 500 tifosi etnei accorsi al “Franco Scoglio” e Messina che tenta fino all’ultimo di evitare la sconfitta. Ma per due volte con Maccarrone, sui titoli di coda, i giallorossi sfiorano il pari che avrebbero meritato.Il Catania non vinceva in campionato a Messina dalla stagione regolare 2000-01. Petrone? Ha vinto una SuperCoppa col Bassano vincendo a Messina 2-1. Era il 18 maggio del 2014.  @GP

 

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