La Prima Sezione del Tar Sicilia ha rigettato il ricorso dell’attuale proprietaria della casa di Canicattì appartenuta alla famiglia del Giudice Rosario Livatino su cui la Regione Siciliana aveva apposto i vincoli in quanto ritenuta di interesse storico culturale.
Il pronunciamento conferma la validità delle argomentazioni della Sovrindentenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento che ha compiuto la propria autonoma istruttoria. Lo scorso settembre a Caltanissetta don Giuseppe Livatino, postulatore della causa diocesana di Canonizzazione di Rosario Livatino ucciso in un agguato di mafia il 21 settembre 1990, consegnò al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la petizione per l’acquisizione e la realizzazione della «Casa Museo Rosario Livatino» con in calce mille firme raccolte a Canicattì e sulla piattaforma online change.org. La stanza di Rosario Livatino ed altre due stanze «pubbliche» sono rimaste pressochè inalterate dal giorno dell’omicidio del giudice.