ICHIESTA ENAV, TRA GLI INDAGATI ANCHE NARO (Udc)

C’e’ anche il deputato e segretario amministrativo dell’Udc Giuseppe Naro tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sugli appalti Enav. Inchiesta che oggi ha portato all’esecuzione di tre misure di custodia cautelare, una ai domiciliari e due in carcere, da parte dei militari del Ros e del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Roma. L’accusa nei confronti di Naro, a quanto si apprende, e’ quella di finanziamento illecito ai partiti.

Il segretario amministrativo dell’Udc, che ha sempre negato ogni responsabilità, è stato tirato in mezzo dal titolare della Print System Tommaso Di Lernia, sentito una decina di volte a partire dalla primavera scorsa dal pm Paolo Ielo. Pugliesi avrebbe accompagnato Di Lernia nell’ufficio di Naro come proverebbe il telefono cellulare dell’imprenditore che risultava agganciato alla cella di via Due Macelli – dove si trova l’ufficio di Naro – e dal passaggio della sua auto nella zona (controllato da telecamere perché a traffico limitato). Di Lernia, che con le sue rivelazioni ha consentito di aprire uno squarcio nel meccanismo degli appalti dell’Enav, avrebbe inoltre riconosciuto Naro durante un interrogatorio attraverso una fotografia. Il 2 febbraio 2010, inoltre, almeno 200mila euro sarebbero stati girati a Naro da Pugliesi e Di Lernia, in accordo con Lorenzo Cola, consulente esterno di Finmeccanica. La somma, in contanti, sarebbe stata versata “senza la deliberazione dell’organo sociale competente e senza l’iscrizione della erogazione a bilancio”.

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