Dopo aver presidiato per quasi un mese il teatro Vittorio Emanuele, le OO.SS. provinciali di SLC-CGIL, UILCOM-UIL, FIALS-CISAL e S.A.Di.R.S. di Messina hanno indetto ieri un’ assemblea con tutti i lavoratori, precari e in organico, dell’ente, in cui all’unanimità si è deciso di sospendere il presidio, in attesa dell’imminente incontro con il neopresidente della regione Rosario Crocetta, che ha mostrato interesse per la protesta dei lavoratori e ha sottolineato che cercherà di trovare tutte le soluzioni possibili, non appena completata la squadra di governo.
«Abbiamo sospeso il presidio- dice Giampiero Cannata, professore d’orchestra- in funzione dell’incontro con Crocetta. Se da ciò non dovessimo vedere alcun risultato, ci sarà un ennesimo presidio ben più invasivo del primo». Gli stessi rappresentati sindacali hanno infatti sottolineato che «prima si mandano a casa i responsabili di questo sfascio e prima si potrà restituire alla città il teatro ed ai lavoratori la certezza del futuro occupazionale».
Si è affrontato, inoltre, l’argomento del mancato pagamento degli stipendi del personale, dei professori d’orchestra, dei tecnici a tempo determinato, del personale artistico e delle compagnie di prosa, della mancata realizzazione di un progetto di pianta organica e della mancata presentazione della stagione 2012/2013.
Durante l’assemblea si è palesato lo stato di confusione dell’attuale dirigenza, che, secondo i sindacalisti, mostra grandi limiti gestionali.
L’amministrazione dell’Ente, però, si difende, spiegando di rifiutarsi di fare un bilancio di previsione vista la necessità di fare i conti con quanto stabilito da una circolare dell’assessorato regionale che prevede tagli del 30% per il 2013, un effetto della spendig review che non potrà che aumentare il disagio socio-economico di tutti i lavoratori dell’ente, che da mesi, ricordiamolo, non sono pagati. (CLARISSA COMUNALE)