“Apprendo dalla stampa di questo provvedimento che mi pare illegittimo, e resto in attesa degli sviluppi da parte dell’assessore Regionale”. Commenta così il sovrintendente Egidio Bernava il provvedimento firmato ieri dal sindaco Accorinti che dopo tanto silenzio sulla situazione amministrativa dell’Ente Teatro, con un commissario regionale “alle porte” dopo le ultime dimissioni del Consiglio di Amministrazione, ha messo il piede sull’acceleratore, revocando la designazione del Cda, confermando Maurizio Puglisi presidente e nominando Luciano Fiorino in quota Città Metropolitana.
“Per ripristinare la funzionalità del Consiglio di Amministrazione dell’E.A.R. ed a seguito delle ultime dimissioni di alcuni Consiglieri – si legge nel documento – è necessario provvedere a ricostituirlo secondo le normative in atto vigenti, con riguardo all’art. 18 della L. R. del 17 marzo 2016 n. 3, che rimodula le disposizioni in materia di numero dei componenti degli Organismi di amministrazione degli Enti regionali, stabilendoli in numero di tre consiglieri in rappresentanza della Regione Sicilia, della Città Metropolitana e del Comune di Messina”.
Il sindaco Accorinti ha quindi ringraziato l’avvocato Giovanni Cacioppo per l’opera svolta nell’adempimento delle sue funzioni di componente del CdA dell’E.A.R., fino alle recenti dimissioni che di fatto avevano consegnato il cda al commissariamento.
Il provvedimento “in zona cesarini” potrebbe evitare il commissariamento, con l’ingresso di un terzo componente nominato dalla Regione nel consiglio di amministrazione del’Ente?
Assolutamente no. Anzi rischia di creare ancora più confusione. Di fatti ne Maurizio Puglisi ne Laura Pulejio si erano dimessi dal Cda: come potrebbe adesso l’assessore Barbagallo ratificare le nomine di Accorinti e fare la sua?
“Davvero non comprendo questa fuga in avanti – dichiara Bernava – e penso che sia un provvedimento illegittimo perchè è un “frullato” tra due normative che crea solo confusione. Puglisi non si è mai dimesso, tra l’altro in base alla nuova legge i componenti designati dal Comune e Città Metropolitana devono comunque essere nominati dalla Regione. E poi come si utilizza per la nomina di Fiorino un bando del 2013 quando la Città Metropolitana non esisteva? Insomma, a mio parere, Accorinti avrebbe dovuto aspettare. Questo provvedimento è un casino”.
Di certo queste prossime ore saranno cruciali per capire se l’atto sia stato utile nell’ottica di una rapporto collaborativo con l’assessorato regionale o meno.
Restano sul tappeto i problemi finanziari e la scure dei revisori dei conti che nell’ultimo verbale datato 20 dicembre scrivono che “la stagione teatrale 2015 è stata disastrosa per l’Ente in termini di costi e ricavi, fermo restando le illegittimità relative agli affidamenti diretti di cui si dovrà occupare l’autorità giudiziaria per accertare eventuali profili di responsabilità e la magistratura contabile per eventuali danni erariali”. (@Palmira Mancuso)