Giustizia per le tre vittime dell’incidente sulla M/T Sansovino. A chiederla i familiari e i sindacati, che attendono l’esito dell’inchiesta, che prosegue a ritmo serrato col coordinamento del procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci, che si avvale di un pool di colleghi, come Federica Rende, specializzata in incidenti sul lavoro, e altri individuati tra chi ha già avuto esperienza in campo marittimo.
In attesa che l’esame autoptico sui corpi di dei due ufficiali D’Ambra e Micalizzi e del marinaio Parisi confermi la presenza dell’idrogeno solforato quale causa del decesso, restano ombre sui sistemi di sicurezza.
Com’è possibile, si chiedono tutti, che marinai d’esperienza siano stati colti “di sorpresa” dal gas killer che non gli ha dato scampo? La pulizia delle cisterne nelle navi è una operazione rischiosa, da eseguire secondo una severa normativa volta a eliminare i gas residui (gas free) per prevenire inquinamenti e, per l’appunto, incidenti al personale. Cosa non ha funzionato?
Per Caronte&Tourist, stante le dichiarazioni pubbliche di Tiziano Minuti (ex sindacalista, oggi responsabile dell’area comunicazione) “la nave era stata sottoposta a manutenzione, e i lavori erano conclusi. Pertanto questi lavori erano di “finitura, di pulizia” e ci risulta che la cisterna in cui si è verificato l’incidente era già stata bonificata”.
Ieri intanto sono sfilati davanti ai magistrati numerosi testimoni, tra cui il comandante della nave, il trapanese Salvatore Virzì, anche lui rimasto intossicato durante le operazioni di soccorso dei marittimi a lavoro sulla nave cisterna.
Al vaglio degli inquirenti ci sono anche registrazioni audio e immagini del circuito di videosorveglianza del porto, e i rilievi eseguiti dal Ris di Messina del comandante Sergio Schiavone, che ha consegnato al chimico della Capitaneria del Porto, Giuseppe Recupero, i campioni recuperati sulla Sansovino martedì sera.
L’ipotesi di reato per i primi iscritti dalla Procura nel registro degli indagati sono omicidio colposo plurimo e mancato rispetto delle norme di sicurezza.
Intanto l’attenzione sull’inchiesta è alta da parte dei sindacati. CGIL – CISL – UIL di Messina e le rispettive Federazioni di categoria dei Trasporti a partire dalle ore 15.30 di oggi terranno un sit-in di lavoratori e delegati presso il molo Norimberga del porto di Messina in prossimità della nave ormeggiata.
Restano gravi le condizioni di Ferdinando Puccio, ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Piemonte e il cui nome figurava tra le vittime nel concitato momento dei primi soccorsi. (@Pal.Ma)