La fontana dei Cavallucci è stata recentemente restituita alla collettività dopo che i volontari di Puli-AMO Messina, da giugno hanno adottato l’area archeologica di Largo San Giacomo, dissotterrato la grande vasca settecentesca alloggiata, dotandola inoltre di un motorino idraulico ad energia solare, in attesa che venga ritrovato il basamento marmoreo originale, attualmente “smarrito” in qualche deposito comunale.
“Un gesto semplice di autentica bellezza, probabilmente mai visto di buon occhio – dichiara Christian Mangano Ideatore e promotore delle iniziative “Puli-AMO Messina” – Ieri sera sono stati infatti rinvenuti, all’interno della fontana dei Cavallucci, tre pesci morti. L’ipotesi che potessero essere ancora in vita durante l’inserimento in acqua è da escludere; non solo perché trattasi di triglie (quindi pesci d’acqua salata), ma vista anche la collocazione eloquente delle tre carcasse su una linea retta, posizionate tutte sullo stesso fianco e con la medesima angolatura.
Un gesto vile, increscioso, deplorevole, irrispettoso per l’intero mondo animale.
Chi ci sia dietro quest’atto ignobile e quale sia il messaggio nascosto, non ci è dato sapere. Dinamiche che ricordano tanto le pellicole hollywoodiane dove era in auge la metafora “dormire coi pesci”.
Augurandosi che questa sia soltanto una ragazzata – concludono i cittadini – e che dietro non vi sia un atto intimidatorio o minatorio nei confronti dei volontari, invitiamo chiunque volesse “omaggiare” l’operato Puli-AMO Messina a farlo con specie tipicamente nostrane; consigliamo, in tal senso, le succulente cozze di Ganzirri”.
Raccogliamo questa denuncia, affinchè l’attenzione verso i beni comuni non sia “esclusiva” di chi si prende l’impegno di adottarli, ma di tutti. E chissà che qualcuno non abbia visto la mano anonima che ha gettato i pesci morti nella fontana, e magari riferisca qualche particolare che aiuti a capire le dinamiche di un brutto messaggio, comunque da respingere.