Non è stato lui ad andarsene, ma noi a non volerlo. Questa appare l’estrema sintesi del messaggio rivolto a Michele Barresi, che ieri su Messinaora ha chiarito i passaggi che lo hanno indotto a proseguire la carriera sindacale nella Uil, di cui è stato nominato segretario regionale per i trasporti.
Confermando quanto era emerso nell’intervista a proposito della vicenda ATM, con una nota, il direttivo provinciale Orsa Autoferro Tpl, riferisce di una lettera datata 5 settembre 2016 con la quale i lavoratori avevano chiesto di non essere più rappresentati da Barresi.
“Preso atto del comunicato della segreteria Generale ORSA Sicilia, a firma Massaro, Fusco, Taormina, Reitano – si legge nel documento – ringraziamo i segretari regionali per aver fatto parziale chiarezza sul caso Barresi, ma la correttezza istituzionale che li contraddistingue ha fatto si che i veri motivi dell’allontanamento di Barresi non siano emersi DEL TUTTO. In verità i dissapori nascono in ATM per l’atteggiamento eccessivamente compiacente del Barresi nei confronti del direttore Foti, pertanto questa segreteria provinciale autoferro/tpl ha il dovere di intervenire anche nel rispetto dei lavoratori rappresentati.
La maggioranza dei lavoratori ATM iscritti all’Orsa aveva chiesto e ottenuto dalla segreteria regionale ORSA-Autoferro TPL di non essere più rappresentata da Barresi che a nostro avviso in ATM aveva trasformato l’orsa da sindacato di lotta in “sindacato giallo” che guarda alle esigenze di pochi trascurando i drammi che affliggono la maggioranza dei lavoratori, dopo alcuni mesi di silenzio abbiamo registrato ingerenze esterne del Barresi a cui era inibito intervenire nel nostro settore, ne deriva la lettera, a suo tempo firmata da questo direttivo con molti lavoratori e inviata ai vertici dell’ORSA.
Leggendo il contenuto si evince che per Barresi andare via è stata una scelta obbligata”.
Aspri i toni della missiva di settembre, siglata da 25 firme, nata a seguito della richiesta di diffida a rappresentare i lavoratori iscritti all’Orsa nelle trattative con Atm, per “comportamento compiacente” verso la dirigenza, e in cui tra l’altro c’è scritto “il rapporto torbido del Barresi con la dirigenza aziendale si conferma con l’atteggiamento stizzito del direttore Foti che, dopo aver intrattenuto per lungo tempo corrette relazioni sindacali convocando l’Orsa alla trattativa, con la nuova segreteria provinciale (Mariano Massaro, ndr) ha assunto un ruolo autoritario e tutt’oggi si ostina a rifiutare arbitrariamente le relazioni sindacali con l’Orsa, il che ha reso necessario il ricorso al giudice monocratico per vedere riconosciuti i diritti di rappresentanza”.
Dei “puntini sulle i” che non cambiano la sostanza, ma testimoniano una diversa visione dell’azione sindacale. (@Pal.Ma)