C’è tempo fino al 16 dicembre per vedere Gli Ultimi Gattopardi – tra arte, letteratura e alchimia, mostra curata da Francesco Gallo Mazzeo e promossa dalla Regione Siciliana.
Cento opere che rappresentano nove autori che hanno scelto di esprimersi attraverso la pittura, la scultura, la fotografia e la poesia. Autori che si sono mossi nel periodo delle Avanguardie e che “Visti da allora – scrive Francesco Gallo nella sua introduzione al catalogo – dovevano sembrare strani, superuomini o squilibrati, portati a fare cose stravaganti, inutili, in una Sicilia contadina. Oggi, invece, chiedono d’essere esaminati per quello che sono nella loro diversità che taglia tutto un secolo: i testimoni viventi di un mondo in bianco e nero”.
Un mondo raccontato dai colori accesi dei quadri di Aldo Pecoraino, gli acquerelli di Casimiro Piccolo di Calanovella, le linee forti di Beniamino Joppolo, la ricerca Astrobissale di Nato Sciacca. E poi ancora dalle sperimentazioni fotografiche di Filippo Cianciàfara Tasca di Cutò, le sculture di Mario Pecoraino, le atmosfere cupe di Diego Joppolo, le geometrie di Carmelo Salleo e i disegni erotici di Raniero Alliata di Pietratagliata per la prima volta esposti al pubblico.
Passeggiando tra le cento opere esposte al Palacultura di Messina, non si può non pensare alla modernità di questi artisti che hanno interpretato l’arte in maniera trasversale, partendo dalle arti figurative, per arrivare alla letteratura e alla poesia, passando per il teatro e il cinema. Arte che nasce in Sicilia, ma che successivamente si sposta nel resto dell’Italia e del mondo visti i numerosi contatti che i Gattopardi avevano con l’elite culturale italiana e straniera. La mostra ne restituisce un ottimo spaccato ma questo è un argomento di cui certamente ancora tanto si dovrà dire.
È possibile visitare gratuitamente Gli Ultimi Gattopardi tutti i giorni escluso il lunedì, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00, tranne la domenica e i giorni festivi in cui l’ingresso sarà dalle 9.30 alle 13.00. (FA.B.)