A Messina può capitare che un processo davanti al giudice monocratico cambi quattro magistrati in sette mesi e le udienze diventino roventi per via del leso diritto alla difesa perché si ha voglia di chiudere presto con una sentenza che “soddisfi” lo studio legale Silvestro. Che tiene in pugno Palazzo Piacentini e allarga i suoi orizzonti sulle Forze dell’Ordine. Difendendo divise ” sporche”. Per ora, solo qualche anticipazione.
Dunque, muore il giudice titolare del fascicolo 2501 del 2015 riguardante un processo truccato al Policlinico. Si tratta di quel nobile esponente di un mondo che non c’è più, Sebastiano Sofia.
Il procedimento passa a Francesca Capone, detta la ritardataria perché con lei le udienze iniziano alle 10,30. Ad un certo punto la Capone, che ha fretta di emettere sentenza, molla e il fascicolo passa alla Madanici. Che ne combina più di Giufà, viene di fatto ricusata e il presidente del Tribunale lo riassegna alla Capone. Che ha già dato un indirizzo al procedimento e fa a pezzi il diritto alla difesa e si dimentica che dovrebbe chiedere alle parti il rinnovo degli atti. Poi taglia i testi a suo piacimento e altro.
Il 22 novembre a Palazzo Piacentini farà tanto ma tanto caldo… (@G.Pensavalli)