La Cassazione ha confermato la condanna ad un anno (pena sospesa) per l’ex consigliere regionale Pasquale Tripodi, 58 anni, medico nativo di Montebello Jonico, in provincia di Reggio Calabria. L’ex consigliere della Regione Calabria è stato ritenuto colpevole in via definitiva del reato di indebita percezione di erogazioni. Secondo la Suprema Corte, Pasquale Tripodi ha percepito rimborsi che non gli spettavano nel periodo compreso fra il 2 luglio 2007 e il 3 dicembre 2008. L’ex consigliere regionale, secondo i magistrati, dichiarò di essere residente a Messina al fine di ottenere una quota più alta dei rimborsi previsti per i consiglieri regionali. Il politico in realtà risiedeva in provincia di Reggio Calabria. L’indennità da rimborsare è calcolata in percentuale ai chilometri da percorrere ed aumenta quindi in caso di residenza in un’altra regione. Pasquale Tripodi ha così mantenuto la residenza a Messina pur essendo di fatto domiciliato a Pellaro, in provincia di Reggio Calabria.
Tripodi è attualmente indagato pure nell’inchiesta “Erga omnes” relativa alla “Rimborsopoli” del Consiglio Regionale della Calabria. Gli vengono contestate in questo caso due diverse ipotesi del reato di peculato. Una nelle vesti di capogruppo dell’Udc, l’altra in concorso con l’ex presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Bova, nelle vesti di consigliere regionale del Gruppo Misto. Per tali accuse, Tripodi ha subìto anche il divieto di dimora in Calabria. Tripodi, quale consigliere regionale e capogruppo del gruppo consiliare dell’Udc alla Regione, unitamente a Giovanni Franco quale componente della struttura speciale del capogruppo, secondo l’accusa si sarebbe appropriato – mediante indebiti prelievi dal conto corrente del gruppo consiliare e comunque sostenendovi spese in realtà risultate avere finalità private e non ammissibili a rimborso – di somme erogate a tale gruppo consiliare dal Consiglio regionale della Calabria nel 2010 e nel 2011.
Numerosi i cambi di “casacca” nel corso della lunga carriera politica di Pasquale Tripodi, più volte assessore regionale con diverse giunte. Da segretario della sezione Dc di Bova Marina, Comune dove è stato anche sindaco sul finire degli anni novanta, Tripodi è stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale nel 2000 nella lista dello Sdi. Quindi è stato rieletto in Consiglio regionale candidandosi con i Popolari-Udeur nel 2005, mentre la nuova riconferma nel 2010 è stata ottenuta nella lista dell’Udc, partito poi lasciato per fondare il “Polo civico” e quindi approdare nel Gruppo Misto. Alle ultime elezioni regionali (novembre 2014), Pasquale Tripodi è stato candidato (ma non eletto) nella lista denominata “Centro democratico, Oliverio presidente” a sostegno dell’attuale presidente della Giunta regionale Mario Oliverio.