Pulizia straordinaria dei torrenti e mancata manutenzione del torrente Bordonaro. L’inchiesta del pm Liliana Todaro, oggi alla DDA, fila verso l’archiviazione a Messina e vien stralciata verso Palermo per competenza territoriale, ovvero organismi regionale. Tre indagati eccellenti come il sindaco Renato Accorinti, Antonio Cardia, direttore di Protezione Civile a Palazzo Zanca e Antonio Amato, il dirigente dei lavori.
Rispondono di omissione di atti d’ufficio Gli indagati hanno chiesto l’interrogatorio di garanzia dopo l’avviso di conclusione delle indagini . Due indagati, Accorinti non si è presentato davanti al pm o al suo delegato di PG magistrato titolare del fascicolo, e alla fine di tutti gli accertamenti è emerso che al Comune resta la competenza a provvedere soltanto in determitati casi, tra i quali non rientra lo stato attuale del torrente Bordonaro. Ad andare al confronto col Pm sono stati i due tecnici, mentre il primo cittadino ha preferito non presentarsi. Gli indagati sono stati assistiti dagli avvocati Fabio Repici e Salvatore Giannone.
Inchiesta nata dopo il sopralluogo effettuato dall’ex consigliere provinciale Roberto Cerreti insieme al consigliere di quartiere Massimo Minutoli. Cerreti sollecitò un intervento di bonifica urgente nel villaggio, sia per contenere il rischio idrogeologico che quello per una ventina famiglie di rimanere isolati. Intervento mai effettuato dai competenti uffici di Palazzo Zanca. (@G.Pensavalli)