Ad uscire con le ossa rotte da questa tornata elettorale è certamente Giuseppe Buzzanca, che solo in tarda serata, dopo una intensa giornata di voci e numeri che lo lasciavano fuori dall’Ars, ha accettato la sconfitta, anche personale, del voto.
“Stima ed affetto per Nello Musumeci che perde in un momento difficilissimo per la coalizione del centrodestra e, soprattutto, per il PdL. Assoluto rispetto per il voto degli Elettori – aggiunge l’ex Sindaco – Sono abituato a farlo sempre. Personalmente non ho ottenuto il consenso necessario per rappresentare i messinesi all’Assemblea Regionale ma sono sicuro che gli amici, Formica e Germanà, sapranno interpretare al meglio gli interessi della Città e della Provincia. Ringrazio, uno per uno, gli elettori che hanno creduto nel mio progetto sostenendo la mia candidatura e voglio rassicurali che proseguirò, come sempre, nel mio impegno politico”.
Un risultato decisamente negativo per il PDL dove è stata guerra aperta tra i tre candidati più “in vista”, con una partita che però si è giocata tutta in provincia tra Nino Germanà, Santi Formica e Giuseppe Buzzanca che i cittadini messinesi hanno “punito” probabilmente mostrando alle urne quel giudizio severo che è seguito alla sua fallimentare amministrazione a Palazzo Zanca.
Una bocciatura che non ha risparmiato un altro esponente della sua giunta: un “tradimento” politico che non è valso a portare Elvira Amata a Palazzo dei Normanni, nonostante un seggio attribuito al Grande Sud di Miccichè.