“Non dire gatto” di Giovanni Trapattoni e Bruno Longhi conquista il Premio Bancarella Sport 2016, manifestazione nata da un’idea del Panathlon 53 anni fa. Finale testa a testa con il libro di Moser Il Bancarella sport è nato 53 anni orsono sui successi del Premio Bancarella, una importante palestra per gli scrittori italiani.
Teatro del Bancarella è la città di Pontremoli che si trova nella alta Toscana vicina ai confini con la Liguria e l’Emilia, una città antica della Lunigiana, dove molti cittadini si occupano della diffusione dei libri che hanno portato in giro per il mondo con le ormai famose bancarelle. Dicevamo di 53 anni di vita perché un gruppo di panathleti, soci del Panathlon Club Carrara-Massa, suggerirono ai soci della Fondazione del Libro di Pontremoli di aggiungere al premio letterario anche una sezione dedicata allo sport. Questa idea è stata vincente, e numerosi campioni si sono cimentati in questo mezzo secolo ottenendo preziosi riconoscimenti. In questi ultimi anni anche il Panathlon International prima ed il Distretto Italia dopo hanno capito che era importante affiancare gli amici di Pontremoli che, nel frattempo, avevano creato il Panathlon Club Pontremoli nella collaborazione con la Fondazione.
Attualmente i giurati del Panathlon, che determinano il vincitore, sono 24 su un totale di 80. Fra questi anche il giornalista sportivo messinese Ciccio Manzo. L’edizione di quest’anno ha visto presenti nella sestina finale due BIG dello sport nazionale: Giovanni Trapattoni, mister plurivincitore di scudetti juventini ed internazionali, e Francesco Moser, il ciclista italiano con maggior numero di vittorie, supportati da due importanti case editrici come la Rizzoli e la Mondadori. E’ stato un testa a testa degna dei migliori sprinter, quello tra i due campioni. Alla fine ha vinto il Trap da Cusano Milanino con il suo libro “NON DIRE GATTO”, edito da Rizzoli e scritto, a quattro mani, con l’amico giornalista di Mediaset Bruno Longhi, che con un allungo prodigioso ha bruciato il rivale. Le 23 preferenze dei giurati hanno evidenziato, una volta di più, quale sia la popolarità di cui gode ancora tra le persone. Un personaggio, leggendo il suo libro, che trasuda e trasmette simpatia ed umanità, dove la sua religiosità, che dà origine allo spessore dei suoi valori etico-morali, gioca un ruolo importante nel regalarci quel personaggio che è Giovanni Trapattoni a cui ispirarsi. Rinaldo Giovannini