Via Aspa: il caso delI’isolato 371, Ialacqua dice una cosa e Accorinti ne fa un’altra

Conferenza stampa indetta al Comune dai signori Stefania e Piero Famà per illustrare ai giornalisti le novità sul fronte penale per la vicenda nota come gli “inquinatori dell’isolato 371”.

Due certezze: ci sono fascicoli per minacce (subite da uno dei due fratelli) e per molestie ambientali. In più, dalla Procura salta fuori che il procuratore aggiunto Ardita sta per individuare ipotesi di reato e iscrizione al registro degli indagati (oggi è tutto a modello 45) per l’ultima, dettagliatissima denunzia di Piero Famà.

Detto che si va, invece, verso l’archiviazione per l’ipotesi di tentato omicidio nei confronti di Enrico, altro fratello di Stefania e Piero e che l’intera vicenda amministrativamente – dopo due ordinanze sindacali- è roba da CGA, ecco la bomba: la linea politica dell’assessore Ialacqua non collima con quella del dirigente Signorelli e del sindaco Accorinti che, nel frattempo, hanno revocato l’ordinanza di sospensione d’attività per l’autocarrozzeria Gicar, ma non per Navalmeccanica.

Già, perché Ialacqua ritiene che quelle attività denunziate dai Famà impattino negativamente sull’ambiente rendendo insopportabile la vita quotidiana dei residenti e sarebbe opportuno allontanare tali attività dal centro urbano per dislocarle  in zona franca.

Di più. L’assessore all’Ambiente ritiene nocive e inquinanti con grave nocumento per la salute dei residenti l’attività di Gicar e Navalmeccanica. Ma il sindaco Accorinti ha preferito la linea morbida fino a revocare una sua ordinanza di chiusura del 2015 e cercare una soluzione alla volemose bene. (@Gianfranco Pensavalle)

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