Non c’è pace per Vullo, è proprio il caso di ammetterlo. La gestione del direttore generale non manca di ricevere critiche e affondi a cadenza -bene che vada- settimanale. Questa volta si tratta del modello organizzativo del Papardo che, per Uil e Fpl si sta rivelando un fallace, per dirla alla buona.
Ad affermarlo, attraverso una nota, i rappresentanti sindacali Pippo Calapi e Maurizio Celona che denunciano: “Come sospettavamo il modello organizzativo del Papardo voluto dal dott. Vullo, attraverso il conferimento di numerosi incarichi di posizioni organizzative e di cosiddetti Rid, sottraendo personale all’assistenza infermieristica, si sta rivelando un fallimento. Tali dipendenti, in questo periodo, avrebbero potuto essere impiegati nell’assistenza per andare a coprire le falle che si sono aperte nel sistema”. Oggetto della critica è il piano ferie che, “per la prima volta”, evidenziano il segretario generale e segretario aziendale della Uil-Fpl Messina, “non è stato presentato alle organizzazioni sindacali un piano ferie, né tanto meno delle valide proposte tali da consentire al personale di usufruire delle ferie previste contrattualmente”. Sarebbero numerose le lamentele giunte ai rappresentanti dei lavoratori da parte dei dipendenti delle diverse unità operative del Papardo e del Piemonte “per via del diniego delle ferie e perché sono sottoposti a carico di lavoro gravosi”. Per risolvere a monte una situazione di disagio e malessere, dunque, i sindacati invitano Michele Vullo “a convocare con estrema sollecitudine le organizzazioni sindacali per la definizione di un percorso condiviso che possa restituire serenità ai lavoratori. Infine, si sollecita ancora una volta il pagamento della produttività del 2015, come peraltro in più occasioni è stato promesso venisse liquidata”.