“Suoniamogli Malarazza, perché qui a Palazzo Zanca c’è la malarazza politica”: sono queste le prime parole di Cateno De Luca, all’arrivo di fronte al Municipio di Messina insieme ad alcuni attivisti di Rivoluzione Siciliana. L’obiettivo era quello di consegnare delle banconote fasulle, le quali rappresentano quegli enti locali che oggi si trovano in netta difficoltà (Atm e Teatro sono solo alcuni dei tanti casi).
Di fronte a Palazzo Zanca, i “rivoluzionari” di De Luca hanno suonato e cantato “Malarazza”, storico successo di Domenico Modugno, dedicata dal candidato alla presidenza della Regione Sicilia alla classe politica messinese.
De Luca è stato poi bloccato all’ingresso del Muncipio, e lì la situazione ha iniziato a precipitare. Il leader di Rivoluzione Siciliana, dopo aver chiesto più volte “chi ha vietato il suo ingresso, e perché”, ha letteralmente forzato, con l’aiuto dei suoi attivisti, il blocco composto dai Vigili Urbani, scavalcando poi i “tornelli”, per recarsi dal commissario Croce, per consegnare le suddette banconote false.
Nel frattempo aumentavano gli scontri verbali tra attivisti e Vigili Urbani, ma per fortuna non si è arrivati alla rissa, che è stata comunque sfiorata.
Questa fase della campagna elettorale di Cateno De Luca era iniziata questa mattina a Fondo Fucile, nei pressi delle baracche, dove ha tenuto una conferenza stampa.