Warriors – Curry 17, Thompson 14, Barnes 10, Green 32 (15 rimbalzi), Ezeli; Livingston 8, Varejao 1, Speights, Barbosa 3.
Cavaliers – Irving 26, Smith 12, James 27 (11 rimbalzi, 11 assist), Love 9 (14 rimbalzi), Thompson 9; Jefferson 2, Williams 2, Shumpert 6.
I Cavs completano una rimonta impossibile della serie e nella gara decisiva battendo Golden State 93-89. Primo anello per la città che aspettava un titolo da più di 50 anni.
E’ stata una partita combattutissima sin dai primi colpi, sempre in equilibrio e con grandissimi atleti protagonisti del match. Non c’è mai stato un vero allungo decisivo dato che il massimo vantaggio acquisito sia dei Cavs e sia dei Golden State non è mai andato in doppia cifra e sono stati davvero pochi i minuti nei quali Warriors e Cavaliers avevano più di due possessi di vantaggio. La scena la prende Green che è stato davvero una macchina nel primo tempo chiuso sul 49-42 a favore della squadra di San Francisco con i suoi 22 punti.
E dire che dopo i primi due quarti di gioco Cleveland aveva trovato il grosso del bottino da dentro l’area pitturata visto che da fuori lo scout diceva 1/14. Golden State si era affidata appunto a Green che aveva la mando calda infilando una tripla dietro l’altra. K. Thompson non era stato un fattore, mentre Steph Curry aveva piazzato qualche tiro da 3 punti alzando di molto il volume della Oracle Arena, ma Cleveland tiene botta anche grazie agli extrapossessi di Love, non un fattore in termine di punti ma per i suoi 14 rimbalzi. Ma ancora una volta le stelle di Golden State nel momento catartico arrivano e con le triple degli “Splash Brothers” quella di Curry da distanza siderale seguita da quella di K. Thompson tentano così di creare l’allungo decisivo. Ma i Cavs non ci stanno e con le 2 triple consecutive di J.R. Smith, che chiuderà la sua gara con 12 punti,e il 15 punti e 16 rimbalzi di T. Thompson si riportano in scia Warriors, poi però entrano in scena la coppia James-Irving, che non ci stanno a perdere,e prendono per mano la partita e come assoluti protagonisti, con giocate da leggenda come le stoppate su Curry e quella su Iguodala a 1minuto dalla fine da parte di LeBron e le penetrazioni nell’area della difesa avversaria di Irving (per lui 26 punti) ma per il prodotto della università di Duke ancora deve arrivare la gloria. Infatti la giocata da copertina, il tiro che ha sancito la vittoria dei Cleveland e conseguente vittoria dell’anello ai Cavs, è arrivato proprio dalle sue mani, che con meno di 4′ sul cronometro dei 24 ha messo una tripla con un altissimo coefficiente di difficoltà in faccia al padrone di casa Curry.
L’ultimo punto, quello che sancisce il 93-89 finale, è sempre del Prescelto King James, che chiuderà con un tripla doppia questa partita.
Suona la sirena, impazziscono i tifosi venuti al palazzo dello sport di San Francisco e quelli a 2.600 km di distanza nello stato dello Ohio, e il resto è già storia. LeBron James viene eletto MVP delle finals all’unanimità e nell’intervista a fine partita cita Winston Churchill “abbiamo dato tutto. Sangue sudore e lacrime” e grida “Cleveland: questo è per te!”.
“Abbiamo fatto la storia, questa impresa finirà nei libri.”. Questo è invece il commento del coprotagonista Kyrie Irving. Mai una squadra ha recuperato da sotto 1-3 nelle Finals Nba. Da oggi potete ufficialmente togliere quel “mai”.
@MarcoFamiliari
foto copertina @Agence France-Presse