Non si sbilancia l’onorevole Vincenzo Garofalo chiamato a commentare la notizia sulla nascita di un hotspot per la gestione dei migranti nella ex caserma Bisconte, su cui si il fronte del “no” appare trasversale, dal Movimento 5 Stelle, a Forza Italia allo stesso Sindaco che dichiara di avere appreso la decisione del Governo dai giornali.
“Ancora non c’è nulla di stabilito” ha detto il deputato Ncd, che si trincera dietro un no comment, rinviando ogni dichiarazione alla prossima settimana, quando probabilmente incontrerà il Ministro Alfano (che è anche presidente del partito cui appartiene il deputato messinese).
Ma è possibile che il governo prenda una decisione senza comunicare con la deputazione locale e con l’amministrazione? Anche in questo caso la risposta di Garofalo appare piuttosto evasiva, ma anche politicamente “controproducente”, perchè è lo stesso deputato ad affermare di aver anche lui appreso la notizia dai giornali.
“Non ho dettagli, non ho informazioni più di quelle che ho letto sui giornali – dichiara a Messinaora – anche perchè la gestione dei migranti non ha una programmazione, è legata a quello che succede, è un fenomeno non programmato”.
Garofalo non si sbilancia nemmeno a dichiararare il proprio pensiero sul concetto stesso di hotspot. Anche in questo caso, prende fiato, in attesa forse di affrontare una scelta politica dalel ricadute sociali importanti per il territorio e per l’identità stessa della città metropolitana, dove anche se per ragioni molto diverse (c’è chi usa la “paura” della pubblica sicurezza, c’è chi invoca nuovi modelli di accoglienza che non siano la creazione di strutture-lagher) in molti sono schierati contro la decisone di fare di Messina, cuore del Mediterraneo, un centro di identificazione ed espulsione.
Le barriere sottili di Riace sembrano molto lontane. (@Pal.Ma)