Habemus previsionalem. L’aula si scaglia contro gli assenti: questione di responsabilità (Video)

L’aula ha approvato il bilancio di previsione 2015, una gestazione difficilissima e oltremodo lunga, un parto con non poco dolore, avvenuto dopo un travaglio durato più di 24 ore. Gli animi sono tutt’altro che quieti sin dall’inizio e le ragioni sono ovvie, al secondo giorno di consiglio dedicato al Previsionale 2015, dopo gli interventi dell’amministrazione – del sindaco e dell’assessore al bilancio che non ha lesinato affondi di una certa importanza alla mala gestio dell’esecutivo nell’era precedente al suo arrivo- prendono la parola i consiglieri comunali (i pochi) che sono in aula. Non piace a Giuseppe Santalco che i colleghi di Udc, Dr e parte dell’Ncd non siano al proprio posto tra gli scranni, per cui invita la Presidente, già a tarda ora, a raggiungerli telefonicamente per sapere quali siano le loro reali intenzioni. “Non hanno risposto alle chiamate”, fa sapere di rientro in Aula Emilia Barrile.

Abbate Carlo“Questa città ha bisogno di una pacificazione. Se c’è chi ha una soluzione ce lo dica”, commenta il presidente della commissione bilancio, Carlo Abbate che si riferisce palesemente a “forze politiche, sindacati, governo, onorevoli“. E proprio alla deputazione sferra un attacco fortissimo il forzista Pippo Trischitta che, già attraverso i social network nelle scorse ore, aveva espresso le proprie rimostranze verso una classe parlamentare che, a suo dire, avrebbe dato ai propri consiglieri indicazioni, invitandoli a disertare la seduta. “Agli onorevoli auguro che non abbiano mai le difficoltà economiche e finanziarie di queste famiglie che devono stare qua”, tuona il capogruppo di Forza Italia che riscuote applausi dalla platea presente (cittadini e colleghi compresi).

Dello stesso avviso è anche Elvira Amata che si spende in parole di solidarietà verso i lavoratori presenti.

Cambiamo Messina dal Basso si divide anche in questa sua neoversione 2.0: il voto sarà unanime ma le considerazioni alla base profondamente diverse. L’ultimo arrivato, Maurizio Rella, non dispensa l’esecutivo da critiche generali e ad personam. Attacchi che hanno nomi e cognomi, da Accorinti a Signorino.

“Le forze che politiche che sono al Governo regionale e nazionale ci stanno lasciando soli. Senza prendersi le proprie responsabilità”, Giuseppe Santalco si indigna contro “chi è sempre pronto a fare passerella per l’Ospedale Piemonte, il Patto per la Falce e poi manca al proprio dovere”. Il consigliere di Felice per Messina rende invece “merito” alla collega Daniela Faranda presente.

Daniela Faranda La capogruppo Ncd difende le ragioni del proprio no. “Un errore contabile potrebbe trasformarsi in altro”. Un intervento da solista (in rappresentanza dell’intergruppo Area Popolare non pervenuto) che, in difesa dei colleghi assenti afferma “non abbiamo padrini che ci impongono diktat. Leggiamo le carte”.

Il ragioniere generale, da par suo, rassicura gli animi: “Il pareggio di bilancio c’è. L’atto rispetta i criteri di veridicità richiesti”. La posizione del Pd è netta e chiara: “Non perdiamo tempo entrando nel merito ma, anche tecnicamente, sia in commissione che nella capogruppo, abbiamo già manifestato la nostra posizione”, dichiara Antonella Russo che spiega come anche gli emendamenti non siano stati votati dal suo gruppo nella quasi interezza (eccezion fatta che per Pietro Iannello che si è pronunciato positivamente verso le modifiche proposte). Un Pd che vuole sottolineare come nonostante il proprio no, mantenga il senso di responsabilità necessario a far proseguire i lavori, rimanendo con i piedi piantati dentro la sala consiliare.

Presenti in aula ventuno consiglieri e tra questi, quattordici i favorevoli: Carlo Abbate, Pio Amadeo, Elvira Amata, Cecilia Caccamo, Carlo Cantali, Giovanna Crifó, Lucy Fenech, Francesco Pagano, Pierluigi Parisi, Maurizio Rella, Ivana Risitano, Giuseppe Santalco, Pippo Trischitta e Benedetto Vaccarino.

Il quartetto democrat, come premesso dalla capogruppo, ha votato compatto contrario.

Astenuti la presidente Barrile e Angelo Burrascano.

Ma la vera questione interessa gli assenti, presi di mira e attaccati i membri di Area Popolare e Dr (il Nuovo CentroDestra è salvo grazie alla presenza di una dei suoi due membri) – Nino Carreri, Andrea Consolo, Nicola Crisafi, Libero Gioveni, Nino Interdonato, Rita La Paglia, Franco Mondello, Mariella Perrone, Mario Rizzo-, ma anche gli altri assenti sono degni di menzione: Piero Adamo, Simona Contestabile, Nicola Cucinotta, Carmelina David, Giuseppe De Leo, Santi Sorrenti, Fabrizio Sottile, Daniele Zuccarello, Nora Scuderi e Donatella Sindoni (queste ultime non in aula per ragioni personali e di salute.

Al termine della seduta, ma solo dopo il voto dell’immediata esecutività della delibera, la presidente del consiglio dà il suo beneplacito alla platea: “Ecco, adesso sì che potete applaudire”.

Ecco il video del momento della votazione: 

 

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