Paranoia, egocentrismo e mancanza del rispetto delle regole, sembra emergere dalla reazione di Claudio Fava alla notizia che il Ministero degli Interni ha sollevato un’eccezione formale relativa alla sua candidatura a presidente della Regione siciliana (avrebbe trasferito con 5 giorni di ritardo la residenza da Roma a Palermo). Grida Fava: “Questo è un golpe contro di me”. Si rimane allocchiti dal fatto che tanta disonestà intellettuale venga proprio da un uomo politico intelligente, colto, fine oratore, pregevole scrittore, qual è appunto Claudio Fava.
Effettaccio questo di una dilatata ambizione politica, quella stessa che ha portato l’aspirante presidente siciliano ad abbandonare il Pd, che gli aveva fornito un comodo taxi per raggiungere Bruxelles, e a schierarsi con il Sel, improntando tutta la campagna elettorale sulle nefandezze che il Partito democratico avrebbe commesso alleandosi con il Governo Lombardo. Tali mezzucci lasciamoli alla destra, onorevole Fava!
