La sua candidatura era diventata “ingombrante”, soprattutto dopo l’approvazione del Codice etico diventato un punto di forza della campagna elettorale per rilanciare il Pdl e che aveva trovato proprio nella presenza di Corona, sotto processo per frode fiscale, un ostacolo alla credibilità della campagna di comunicazione. Qualche giorno di perplessità tra gli stessi iscritti al Pdl, un tam tam sui social network, fino a che, nonostante le rassicurazioni giunte dagli stessi responsabili del partito come Dore Misuraca, l’“imbarazzo” è stato superato e in una nota lo stesso Corona ha annunciato di ritirarsi dalla competizione elettorale.
“A seguito di una lettera a lui personalmente indirizzata oggi dal Segretario Nazionale del Pdl Angelino Alfano, nel far prevalere i sentimenti di amicizia e lealta’, oltre naturalmente lo spirito di servizio verso il partito – si legge in una nota d’agenzia – ha deciso di ritirare la propria candidatura per le elezioni dell’ Assemblea Regionale Siciliana”.
”Apprezzo la decisione presa dall’on.Corona, il quale, pur non essendo, cio’ di cui e’ accusato, riconducibile alle figure di reato individuate dal codice antimafia come ostative alla candidatura, ha ritenuto di ritirare il proprio nome dalla competizione elettorale regionale del prossimo 28 ottobre dimostrando una sensibilita’ politica fuori dal comune. Sono convinto che il tempo sara’ galantuomo e i fatti gli daranno ragione”. Lo afferma il coordinatore regionale del PdL in Sicilia, Domenico Nania.
Ricordiamo che inizierà il prossimo 15 ottobre, davanti al Tribunale di Roma, il processo nei confronti del deputato uscente ed ex presidente della Confcommercio coinvolto nell’inchiesta sui rapporti tra Ascom e le società dell’immobiliarista catanese Fabio Calì.