Mamme coi bambini in braccio, dopo l’estenuante viaggio della speranza che le ha portate fino a Messina. Con loro anche molti uomini: 349 anime in tutto, che hanno iniziato inyorno alle 17,30 le operazioni di sbarco dalla nave irlandese Le Roisin, inserita nel dispositivoEunavforMed, che ieri ha salvato 125 persone a bordo di un gommone.
Nel molo Marconi anche in questa occasione è presente il Comune di Messina, che dovrà occuparsi dei minori e delle donne, attraverso lo staff dei servizi sociali, e la Prefettura che coordina il lavoro di volontari.
I profughi sono stati visitati dal personale medico dell’Asp, della Croce Rossa Italiana e dell’USMAFF.
Mentre la polizia si occupa di identificare ed individuare eventuali scafisti, che dalle ultime indagini, risultano essere sempre più giovani e spesso costretti ad assumere il ruolo di aguzzini, i più disperati tra i disperati.
Intanto il Papa è ritornato a parlare dell’emergenza profughi davanti ai partecipanti alla conferenza internazionale promossa dalla fondazione Centesimus Annus-Pro Pontifice sul tema “L’iniziativa imprenditoriale nella lotta contro la povertà”. Nel suo intervento, Bergoglio ha sollecitato “un approccio più equo nei confronti dei bisogni e delle aspirazioni degli individui e dei popoli in tutto il mondo”.