Chiusura in parole, immagini e musica per Naxoslegge, la seconda edizione del festival sulla narrazione, la lettura e il libro che si conlude questa sera a Giardini Naxos dopo un’intensa sette giorni all’insegna della “cultura a dispetto di tutto,” per dirla con il direttore artistico Fulvia Toscano.
Si è cominciato la mattina di domenica, al cine-teatro comunale, con un appuntamento a cura della Consulta giovanile del Comune di Giardini Naxos: Frontiera ionica, il primo meeting delle associazioni culturali giovanili della provincia ionica messinese.
Alle 11.30 Naxoslegge si è spostata nella sua cornice privilegiata, il Lido di Naxos, per l’incontro con la sociologa e saggista Graziella Priulla che presenterà il libro Riprendiamoci le parole. Il linguaggio della politica è un bene pubblico (Di Girolamo). L’appuntamento si inserisce all’interno della nuova sezione Nomina:ridare senso alle parole morte, dedicata quest’anno al lessico della politica. Con l’autrice sono intervenuti Antonio Arena e Monica Centanni. Al dibattito hanno reso parte liberamente parte politici, giornalisti, scrittori, economisti e, soprattutto, cittadini.
Alle 13.00 pausa pranzo all’insegna delle eccellenze della nostra terra con la degustazione di tartufo Baci da Ferla, in collaborazione con il centro siracusano, alla presenza del sindaco Michelangelo
Giansiracusa e Franco Manuele.
Nel pomeriggio, l’ultima carrellata di eventi di Naxoslegge 2012 è stata aperta da un’altra novità: Scomunicati, sezione dedicata ai personaggi borderline della letteratura, realizzata in collaborazione con il giornale on line sComunicando. Coordinati dal direttore Massimo Scaffidi, gli interventi di Carmelo Causale e dei ragazzi dell’Associazione culturale Altaforte hanno ripercorso le tracce dell’autore siciliano Giuseppe Lo Presti – caso letterario dei primi anni Ottanta, scoperto da Aldo Busi e morto giovanissimo, coinvolto negli anni di piombo dalla parte della galassia dell’estrema destra, i Nar – e Pierre Drieu la Rochelle – un maledetto della letteratura francese, scrittore potentissimo, proprio quest’anno ammesso nella Pleiade, dopo 70 anni di “castigo”.
A seguire, alle 19.00, per Anteprima Sicilia, presentazione della mostra del Circuito del Mito Gli ultimi Gattopardi. Tra arte, letteratura e alchimia, con interventi del curatore Francesco Gallo, l’organizzatore Francesco Rovella, il direttore artistico del Circuito del Mito Salvatore Presti e l’assessore regionale al turismo, sport e spettacolo Daniele Tranchida.
Infine, in serata, chiusura in musica con Tra poesia e canzoni, concerto-omaggio alla musica d’autore italiana a cura di Frontiera Ionica e della Consulta giovanile.
Intanto ieri sera grande successo per le conversazioni e divagazioni coreutico-visive con il regista Pasquale Scimeca e il coreografo e ballerino catanese Roberto Zappalà intervistati da Giuseppe Condorelli, che ha illuminato il filo conduttore che caratterizza la ricerca dei due artisti siciliani, accomunati dalla stessa concezione della Sicilia, vissuta come un “corpo” lontano dagli stereotipi della “sicilitudine”, aperto alla dimensione internazionale.
Dal cinema e la danza all’arte scenografica, prestata e inspirata alla letteratura con la premiazione del concorso Vetrine letterarie (nella foto). Ventuno vetrine, ispirate ad altrettanti testi dei ”grandi” della letteratura siciliana Brancati, Bufalino. Camilleri, Pirandello e Sciascia, allestite da artisti e architetti lungo un percorso che ha attraversato Giardini Naxos.
“L’adesione entusiastica dei commercianti e degli artisti ci ha commosso – hanno dichiarato le “anime” del concorso, gli architetti Maria Elena Arcidiacono, Odette Rigano, Concita Tiziana Androne e Maria Francesca Cirrincione – Alcuni esercenti hanno scelto di mantenere l’installazione. Speriamo che questo successo ci consenta l’anno prossimo di aprire il concorso alla partecipazione di artisti internazionali”. Il primo premio della giuria tecnica per la miglior vetrina è andato a Mario D’Angelo, che ha deciso di devolverlo all’Associazione per la ricerca sulla talassemia, mentre la giuria popolare ha incoronato, nella suggestiva cornice del Castello di Schisò, Erika Allegra e Federica D’Angelo.
Tra le atmosfere fuori dal tempo di Palazzo Paladino, sotto una pioggia di fuochi d’artificio, la serata si è conclusa con La Notte della lettura. La maratona letteraria notturna, in collaborazione con Extramoenia, ha portato sulla baia di Naxos le atmosfere rarefatte della poesia, con la presentazione dei libri L’isola O-scena.Un’idea di Sicilia nella poesia contemporanea (Leo S. Olschki editore) di Dario Tomasello e Dal futurismo all’assurdo. L’arte totale di Beniamino Joppolo (Le Lettere) di Katia Trifirò. Due spaccati su cinque dei più autorevoli interpreti del panorama poetico siciliano, indagati dagli autori attraverso riflessioni critiche e la lettura di alcune poesie. Di verso in verso, hanno regalato al pubblico la lettura di una selezione dei loro lavori i poeti Giuseppe Condorelli, Paolo Lisi, Angela Bonanno, Umberto Piersanti, Maria Ugolini e Mauro Curcuruto.
Infine, al termine della serata, il focus è tornato sulle isole Eolie, protagoniste del primo pomeriggio, con Gianfranco Anastasio, che ha presentato al pubblico, per flash, peculiarità delle architetture eoliane, e Giuseppe La Greca, che ha presentato il documentario realizzato in collaborazione con Flavia Grita su una pagina storica misconosciuta al grande pubblico: la resistenza dei cittadini di Filicudi alla decisione del Governo centrale di mandare in soggiorno obbligato sull’isola 15 boss mafiosi.
“Gli abitanti di Filicudi non avevano una conoscenza diretta del mondo mafioso – ha concluso la greca – in quella circostanza hanno saputo reagire compatti e in maniera netta, abbandonando l’isola e obbligando il governo a trasferire i criminali all’Asinara. Sono un esempio di resistenza civica pacifica che tutti dovrebbero conoscere”.