ESCLUSIVO – Dallo Ior alla Fire, la lobby maltese a Messina

Provi a spulciare i bilanci della chiacchieratissima Fire Spa (recupero crediti e tanto altro, ndr) del faccendiere Sergio Bommarito e… Dài, che ci fanno in Consiglio  Franco Vermiglio e Joseph Zara?  Sono due lobbisti puri,  una lobby maltese. Una lobby che  ha puntato sullo Ior e sul patrimonio del Vaticano.

E finiscono in quel  nuovo tavolo dei potenti che è il Consiglio per l’economia, l’organismo nuovo di zecca varato da Papa Francesco nel clima di trasparenza e cambiamento, dopo gli scandali del passato.  Solo che il Consiglio sarebbe diventato il punto di coagulo della cosiddetta lobby maltese, così chiamata perché farebbe riferimento al finanziere maltese Joseph Zahra.  Zahra è uno dei 15 membri – sette laici e otto ecclesiastici – del Consiglio, anzi ne è vicecoordinatore, insomma rappresenta una delle figure di punta dello strategico consesso.  Zahra è legato ad altri personaggi del Consiglio con cui condivide da tempo solidi interessi economici. E arriviamo proprio alla messinese FIRE.

Il riferimento è a due figure di spicco del Consiglio: il francese Jean Baptiste de Franssu e l’italiano – l’unico presente in questo prestigioso ente – Franco Vermiglio, messinese. Il filo che lega il terzetto è la Misco Malta, la società di consulenza finanziaria fondata da Zahra. De Franssu era manager della controllata Misco Directors Network, Vermiglio aveva fondato con Zahra la Misco Advisory ltd, una joint venture fra lo studio messinese dell’avvocato Vermiglio e il gruppo maltese, pensata per calamitare i capitali tricolori nell’isola che fino al 2010 era un paradiso fiscale.

Vermiglio, per la cronaca, è il fratello di Carlo, già vicepresidente del Consiglio nazionale forense e per sua stessa ammissione massone fino al 1988 nella loggia la Ragione. Carlo è oggi assessore regionale con variegata delega. (@Gianfranco Pensavalli)

 

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