E’ deceduto nella notte tra il 4 ed il 5 settembre l’ambulante 57enne ferito la settimana scorsa in una via periferica della città. Muhamed Assan ha resistito pochi giorni, tra le speranze dei parenti e dei medici che hanno fatto il possibile, a Barcellona come a Palermo, per salvargli la vita minacciata da quei tre proiettili esplosi da distanza ravvicinata.
L’inchiesta, sulla quale continua a vigere il più grande riserbo da parte delle autorità competenti, si trasforma vedendo tramutare il reato di base: omicidio.
Quello che si sa dell’uomo è che vendeva braccialetti ed altri piccoli oggetti sulle spiagge tra Milazzo ed Oliveri, comprendendo dunque non soltanto Barcellona ma un po’ tutto il vasto litorale limitrofo. Proprio questo potrebbe costituire un problema perché si allarga il contesto nel quale cercare di inserire il delitto e le persone e le piste da considerare.
Intanto si prende atto con tristezza di un pericoloso ritorno agli agguati – siano per regolamenti di conti o per altro – col conseguente viaggio in un passato non così lontano ed il confronto col modus operandi tipico degli ultimi bui decenni del secolo scorso. (CAR.ME.)