“È proprio vero, basta poco per valorizzare la bellezza e ancora meno per restituire dignità e decoro a una signora di quasi mille anni. Dopo l’intervento di pulizia del piazzale e delle scale, la Chiesa Normanna di Mili San Pietro sembra rifiorire con l’arrivo della primavera”. Commenta così Eugenio Enea, Presidente dell’Associazione Ionio, un’organizzazione non profit che da anni è attiva sul territorio della zona sud di Messina al fine di valorizzarne storia, patrimonio e identità.
Facendo seguito alla nota dell’associazione inviata al Comune, la squadra di Messinambiente ha provveduto alla scerbatura delle vie d’accesso al sito.
“In seguito a numerosi sopralluoghi svolti tra marzo e aprile 2015 – scrive Enea in una nota – l’Associazione Ionio e la sezione di Messina di Sicilia Antica avevano riscontrato nelle zone di pertinenza comunale della Chiesa una situazione di degrado. A maggio, dopo diversi solleciti alle autorità competenti, le associazioni avevano avviato in via autonoma e a proprie spese la pulizia dell’area.
La situazione di degrado si era riproposta in questi mesi. L’erba cresceva selvaggia e rendeva l’uso delle scale rischioso. L’edera rischiava di danneggiare seriamente l’arcata del portale d’ingresso al cortile interno della Chiesa. Con questo intervento, dettato dall’urgenza, un bene di interesse storico artistico tanto importante quanto ignorato, simbolo di un territorio e testimone di una Sicilia arabo-normanna, crocevia di culture, torna a essere fruibile. La signora ringrazia”.