Si è insediato ieri, 1 Agosto 2012, dopo essere stato annunciato da giorni, il nuovo Segretario Generale di Barcellona Pozzo di Gotto, destinato a sostituire Gaetano Russo, predecessore colpito a fine maggio dal provvedimento di sospensione del Ministero degli Interni a seguito dell’ultima inchiesta prefettizia.
Un incarico importante secondo solo a quello del collega di Messina, essendo Barcellona il comune più grande della provincia. La scelta del sindaco Maria Teresa Collica è caduta su Roberto Ribaudo, quasi 60 anni, esperto in Direzione Aziendale per gli Enti Locali e vincitore nel 1993 del concorso ministeriale per l’incarico di Segretario Generale. Un ruolo già ricoperto in molti comuni siciliani (Tortorici, Patti, Santo Stefano di Camastra, Barrafranca, Cefalù), nel corso dei quali è stato promosso sino ad ottenere l’abilitazione a Segretario Generale di Classe 1/A, atta a gestire centri con popolazione superiore a 250 mila abitanti, come ad esempio Messina. Più che qualificato, dunque, per la gestione di una realtà di Classe 1/B come Barcellona, pur trovandosi questa in condizioni di forte stallo e, da tre anni, fuori dal patto di stabilità.
Un comune che, come ricordato anche dal Sindaco in conferenza stampa, presenta varie criticità dirigenziali con l’aggravio di una dichiarata difficoltà di conferimento di detti incarichi. Infatti dei dirigenti sospesi quasi nessuno è tornato in servizio, e le sostituzioni fatte recentemente sono solo l’inizio dell’iter utile al riavvio della macchina amministrativa.
Macchina negli ultimi anni lamentata come lenta e poco “produttiva”, quale non può essere in un sovra-sistema nazionale che tenta, a ragione o a torto è tutto da vedere, di rendere anche lo Stato un’ azienda in attivo. A tal riguardo salta subito agli occhi un punto di contatto tra il Ministro/tecnico Monti, ideatore della spending review insieme ad altri collaboratori, ed il dott. Ribaudo stesso: l’Università Bocconi, sede del conseguimento, per il nuovo segretario barcellonese, del master post lauream in Direzione “aziendale” per gli enti locali.
Una persona dunque che dovrà “ottimizzare” tutto: l’amministrazione per cominciare ed a seguire i servizi sociali ad essa correlati senza, secondo le dichiarazioni, tagliarli. Si torna dunque a parlare di un piano di rientro e di riorganizzazione del personale, con le già annunciate riqualificazioni (e non spostamenti veri e propri, punto questo precisato più volte) dei dipendenti interni.
Alcuni impiegati potrebbero essere assegnati a nuovi settori senza avere per questo (secondo le prime volute rassicurazioni del caso) penalizzazioni di alcun tipo; semplicemente gli interessati andrebbero a ricoprire incarichi che, studiati i loro curricula, dovrebbero poter condurre facilmente.
I possibili cambiamenti sarebbero dunque, lo si è precisato, basati sull’attento studio delle esatte competenze degli impiegati, competenze che, qualora ciò dovesse presentarsi necessario, potrebbero essere potenziate con l’aiuto della stessa amministrazione tramite l’organizzazione di corsi di aggiornamento e di preparazione utili a raggiungere l’obiettivo principe della nuova gestione: ridurre le spese così da rientrare nelle norme ministeriali il cui sforo ha causato solo quest’anno, secondo quanto ricordato al nostro microfono di Messinaora dallo stesso Dott. Ribaudo, una sanzione di 806 mila euro, denaro che non verrà semplicemente erogato dal governo centrale in quanto “mora” per non aver risparmiato nel 2011. La conferenza stampa, svoltasi nella sala consiliare di Palazzo Longano ha dunque inaugurato il lavoro del nuovo sovrintendente cui adesso spetterà il difficile (si spera non troppo impopolare) compito di “aziendalizzare” l’amministrazione barcellonese rendendola il più possibile efficiente e veloce, oltre che salva dal rischio “fallimento” che sta già toccando realtà vicine, siciliane e non. Una microrealtà specchio di una situazione nazionale ed europea in nulla diversa se non per la ancora più pericolosa possibilità di un crollo della sua moneta ed il conseguente fallimento proprio del sistema cui doversi in teoria rivolgere per ricevere certezze.
Solo il tempo potrà dare dimostrazione della riuscita o meno dei un progetto “aziendale” per una cosa complessa quanto uno Stato e, nella piccola parte che forma il tutto, di un strategico comune di quaranta mila abitanti; per adesso a quanto pare non resta che provare. (CARMEN MERLINO)