Il taglio del nastro è stato fatto da una mamma. Una scelta simbolica per sottolineare che gli sforzi della comunità scientifica e delle istituzioni sono rivolte alle famiglie che vivono la difficile esperienza dell’autismo. Da qui riparte la nuova storia dell’ex istituto marino, grazie all’intervento del Cnr, attraverso l’Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti, e alla volontà dell’amministrazione comunale che hanno creato una struttura di riabilitazione e di studio dove i bambini affetti da autismo potranno proseguire il loro cammino, seguiti da specialisti attraverso le più innovative tecnologie.
L’unità, intitolata ad Eduardo Caianiello, luminare delle scienze cognitive, è stata inaugurata alla presenza del Sottosegretario del Miur Davide Faraone, del Presidente Nazionale del Cnr Luigi Nicolais, del Sindaco Renato Accorinti e dei ricercatori e medici responsabili di un progetto che vede Messina protagonista nello sviluppo di un nuovo avanguardistico metodo di trattamento dell’autismo: il direttore generale dell’Irccs Stella Maris di Pisa, Roberto Cutajar, e la rappresentanza dei professori del Cnr: Pietro Ferraro, Corrado Spinella, Giovanni Pioggia, Liliana Ruta, Paolo Annunziato e ancora Maria Luisa Scattoni, per l’Istituto Superiore di Sanità, il professore Antonio Persico per l’Università di Messina ed il presidente dell’Associazione “La linea curva – Persone e Autismo”, Luca Donato.
Alla cerimonia presente anche il parroco di Torre Faro, Padre Mario Aiello, che con commozione ha sottolineato l’importanza per l’intero territorio dell’istituto marino (di cui fu cappellano dal 1974 al 1977) e che, attraverso questa importante unità terapeutica, torna ad essere utilizzato per il benessere dei più piccoli.
“Sono molto onorato di essere qui, oggi”, ha dichiarato l’onorevole Davide Faraone. “In passato avevo avuto modo di conoscere L’Istituto Stella Maris di Pisa e sono estremamente orgoglioso che sia la Sicilia ad ospitare una nuova struttura modello per l’intero Paese. Non era scontato un luogo come questo, rivolto ad una disabilità così particolare come l’autismo, una condizione che spesso non segna tanto i volti dei ragazzi e delle ragazze che ne sono interessati, quanto quelli delle famiglie che, spesso si ritrovano sole ad affrontare i problemi della quotidianità”.
Orgoglio e commozione anche nelle parole del professor Luigi Nicolais, Presidente del CNR: “Sono orgoglioso di essere Presidente di un ente, il CNR, che è in grado di fare ricerca, una ricerca che non resta chiusa nei laboratori ma che aiuta concretamente lo sviluppo del Paese”.
Il percorso prosegue quello del progetto “Prima Pietra”, che dal 2012 ha visto lavorare insieme il CNR ed il Policlinico integrando ricerca scientifica ed erogazione di un servizio di assistenza e riabilitazione, attraverso l’applicazione dell’innovativo modello americano ESDM dedicato ai piccoli dai 18 ai 36 mesi.
All’inizio saranno trenta i bambini coinvolti, per poi allargare il raggio d’azione attraverso una rete con le associazioni che operano sul territorio.
Le strutture simulano l’ambiente domestico, gli spazi di casa: la cucina, la cameretta, il letto per il riposo. Un luogo dove facilitare un percorso d’intesa fra genitori e terapisti, che si avvalgono anche di speciali tecnologie, come il robot Nao.
“Questi sistemi sono in grado di amplificare il lavoro sui bambini, e sono molto utili” – spiega Luca Donato, presidente dell’associazione La Linea Curva e genitore di un bambino autistico. (vedi video-intervista)