Non capo mafia ma “semplice affiliato”, con uno sconto di pena dai 12 ai 7 anni di reclusione: questa la sentenza emessa dalla corte d’appello di Messina, presieduta da Francesco Tripodi, nei confronti di Rosario Cattafi, imputato nel processo scaturito dall’operazione Gotha3.
Cattafi, è stato difeso dagli avvocati Salvatore Silvestro e Giambattista Freni.
Innalzata di due anni la pena per Agostino Campisi, mentre sono state confermate le condanne emesse in primo grado per gli altri imputati: 6 anni e 8 mesi per Tindaro Calabrese, boss dei Mazzarroti, attualmente ristretto in regime di 41 bis, 7 anni e mezzo per il cassiere del clan, Giuseppe Isgrò, 5 anni e 8 mesi per il boss Giovanni Rao, di Castroreale, 4 anni e 8 mesi per il barcellonese Salvatore Carmelo Trifirò.
Confermate anche le liquidazioni alle parti civili, tra cui i comuni di Mazzarrá Sant’Andrea e Barcellona, l’Associazione Vittime della Mafia, l’Associazione antimafia Pio La Torre e le vittime che denunciarono il racket.
Risarcimento riconosciuto anche al pentito Carmelo Bisognano, ex capo del clan di Mazzarrá, e all’avvocato Fabio Repici.